Si segue la SP341 tra Galliate e Turbigo fino ad incrociare il Canale Cavour; appena a valle si trovano le porte dove si origina il Diramatore Vigevano, ultima derivazione dal Canale prima del suo sbocco nel Ticino che avviene poco più avanti.
Si segue il Diramatore lungo la pista ciclabile e si passano i caratteristici salti che un tempo servivano le ditte manifatturiere della zona. Si attraversano i comuni di Galliate, Romentino sottopassando l’autostrada A4 e la linea TAV, e si arriva sulla SP11 in comune di Trecate.
Seguire ancora per un tratto il Diramatore, attraversando Corso Roma, poi (indicazioni) deviare sulla provinciale per Cerano e scavalcare (pista dedicata) la ferrovia TO-MI. Si rientra subito lungo il canale e si continua sulla bella sterrata con staccionata fino ad incrociare la Roggia Cerana, appena prima della SP6 per Sozzago. Qui il Diramatore sottopassa in tomba-sifone la Roggia Cerana, le cui porte sul Terdoppio si scorgono pochi metri a monte.
Si lascia ora il corso del Diramatore Vigevano per seguire il corso del Terdoppio, non più naturale in quanto scavato tra argini artificiali. Arrivare alla SP6 per Sozzago, attraversarla e continuare indifferentemente in riva destra o sinistra. Il Terdoppio piega a 90 gradi, ritrova di nuovo il Diramatore Vigevano il quale lo scavalca su un ponte-canale, attraversa la SP206 per Cassolnovo-Vigevano e continua nella campagna ceranese puntando verso il Ticino.
Lo si segue in sponda destra sulla sterrata erbosa, ad un ponte lo si attraversa ed in breve ci si ritrova all’incrocio con il Naviglio Langosco, che lo sovrappassa in ponte-canale. Qui inizia l’itinerario di ritorno.
Risalire il Langosco in sponda destra fino al primo ponte, attraversarlo, subito sull’altra sponda prendere la strada che lo fiancheggia (c’è un piccolo segno bianco-rosso sulla pianta, un po’ nascosto dall’edera) e che corre nel fitto bosco, passa vicino al “Ranch Le Mauritius” e sbocca infine su una strada asfaltata.
Seguire adesso le frequenti indicazioni per il “Bar Venezia”, che si trova a ca. 2 km sul Naviglio Sforzesco; qui risalire il naviglio in sponda destra fino al primo ponte (indicazioni Sentiero Novara) dove si trova la confluenza Naviglio Sforzesco – Canale Nuovo, attraversarlo, poi per sterrata (a sinistra al bivio) si arriva su strada asfaltata. Voltare a sinistra e proseguire sulla strada asfaltata superando il Canale Nuovo, sottopassando la ferrovia TO-MI (attenzione nel sottopasso) fino a sbucare sulla SP11 Novara-Milano.
Attraversarla e risalire subito, in sponda sinistra, il Naviglio Sforzesco, prima su strada fino alla vecchia centrale, poi su stretto sentiero e su larga sterrata, fino ad arrivare al bosco; qui seguendo la traccia si attraversa su una passerella, si riprende la sterrata e si punta alle case di Torre Mandelli. Arrivati al ponte sul Langosco, costeggiarlo sempre in sponda sinistra (indicazioni) superando la A4 e la linea TAV fino ad arrivare, ormai in territorio di Galliate, alla strada asfaltata che porta al Mulino di Vulpiate. Proseguire per sterrata seguendo le indicazioni per “Sette Fontane”, costeggiando all’inizio la Roggia Molinara.
Quando si arriva sulla strada asfaltata ignorare l’indicazione a destra per le Sette Fontane, svoltare invece a sinistra, risalire sul ciglio della valle, poi svoltare subito a destra sulla Via Piaggio e proseguire fino ad incrociare lo scolmatore del Canale Cavour. Qui voltare a sinistra e risalire il canale su pista ciclabile fino ad arrivare alle porte del Diramatore Vigevano, chiudendo così l’anello.
Il Naviglio Langosco venne realizzato nel 1600 per volere del conte Guido Langosco. Nasce dal Ticino, la diga di sbarramento (filarola) è a Cameri, corre sul fianco destro della valle attraversando le province di Novara e Pavia fino a Gambolò, dove si disperde nelle varie derivazioni.
Del Naviglio Sforzesco si ha notizia fin dalla fine del Trecento e inizio del Quattrocento, quando il Comune di Vigevano diede l'avvio alla costruzione di un naviglio derivato dal Ticino presso Romentino detto appunto Naviglio di Vigevano. Il canale venne poi denominato Naviglio Sforzesco e fu terminato nel 1480 da Lodovico il Moro.
- Cartografia:
- Percorsi ciclo-turistici nel Parco Ticino, cartina distribuita da ATL Novara
- Bibliografia:
- www.marcoalbertinipavia.blogspot.com