In sintesi si effettua il periplo della Punta Tersiva partendo e rientrando a Dondena e scavalcando 5 colli: Col Moussaillon tra Vallone di Dondena e Val Clavalité, Colle di Laevodilec tra Val Clavalité e Vallone di Saint Marcel, Colle di Saint Marcel tra Vallone di Saint Marcel e Vallone di Grauson, Col di Invergneux o des Hevergnes tra Vallone di Grauson e Vallone di Urtier, Finestra di Champorcher o Finestra di Ponton tra Vallone di Urtier e Vallone di Dondena.
L’anello comporta circa 2700 m di dislivello con circa 36 km di percorrenza. Con la recente costruzione del rifugio Rotary-Borrioz alla testata della Val Clavalité è possibile suddividere l’anello superando 800 m di dislivello il primo giorno e circa 1900 il secondo. Tutto il percorso si svolge su terreni classici per lo scialpinismo ad una quota compresa tra 2000 e 2900 metri ed è pertanto ideale per il fine stagione quando anche la carrareccia che conduce a Dondena è diventata percorribile alle auto.
In salita i tratti che richiedono maggiore attenzione, per la loro ripidezza, sono una rampa sottostante il Colle di Laevodilec ed il tratto finale del traverso che adduce alla Finestra di Champorcher che, in ragione dell’ora tarda in cui viene percorso, consiglia fortemente l’uso dei coltelli. In discesa i tratti più impegnativi, anche in considerazione del fatto che vengono affrontati quando la neve è già rigelata, si incontrano scendendo dal Col des Hevergnes. Dal Colle di Saint Marcel non scendere direttamente sul Lago Corona, ma scavalcare, a sinistra, la cresta che separa la diramazione del Vallone che sale al Colle di Saint Marcel dal vallone principale. Personalmente tra la finestra di Ponton e quella di Champorcher io preferisco quest’ultima poiché la discesa, se da effettuarsi in condizioni di scarsa illuminazione, mi pare più lineare.
Gita di soddisfazione pari all’impegno richiesto per affrontarla.
- Cartografia:
- IGC Gran Paradiso