
1° g. da Dondena a Col Moussaillon e a biv. Borroz (dislivello + 755, - 700.
2° g. da Borroz a Col Lavodilec, Gran Chaux, Col di Leppe, biv. Menabreaz (dislivello + mt 1450, - mt 1040 circa)
3° g. da Menabreaz a col di Laures a Pralognan (bivio Gimillan) a col Invergneux a Fenetre di Champorcher a Dondena (dislivello + mt 1280, - mt 1800).
Dal parcheggio di Dondena, attraversare il torrente e prendere subito a destra una traccia di sentiero che sale tra baite e si porta sulla strada del rifugio Miserin. Seguirla per circa 10′ fino al cartello per il Col Fussì. Attraversare il torrente, salire con buona pendenza fino al sentiero alto dove si trova il segnavia per il col Moussaillon 2859 m. Il colle si raggiunge facilmente per comodo sentiero, faticoso solo negli ultimi metri su ghiaie scivolose. Scendere nel bellissimo vallone per sentiero ben segnato e sistemato fino al bel bivacco Borroz 2110 m.
Dal bivacco portarsi oltre il torrente alla G. Alpe e iniziare la salita inizialmente con un lungo traverso poi più ripida fino al bel lago Lavodilec (breve deviazione a sinistrax del sentiero). Poi in salita via via più ripida sempre su ottimo e ben segnato sentiero fino al passo. Panorama vasto.
Discesa per sentiero su sfasciumi in costa (attenzione con neve) fino ai prati. Visibile fin dal passo la costruzione imponente della Gran Chaux casa di caccia ora del barone Turati. Dai prati il sentiero per il col di Leppe non è indicato e non è più visibile la casa di caccia. Seguire i segnavia per il Colle di Saint Marcel e tenere a destra fino a ritrovarli (varie tracce).
Alla G. Chaux (tavoli per picnic )vari segnavia, ma nessun cartello per il colle. Seguire l’unica traccia che passa tra i ruderi e si porta sotto il vallone che sale al colle: qui qualche segnavia. Il sentiero è unico e quindi evidente, sale a tornanti, raggiunge un pianoro e poi sempre comodo raggiunge i 3108 m del colle di Leppe.
La discesa verso il bivacco Menabreaz inizia con un sentiero tra sfasciumi comodo e segnato ma una tratto franato obbliga a scendere direttamente il pendio dove è meno ripido (attenzione a non muovere sassi, alcuni anche grossi cadono da soli dall’alto). Puntare a una evidente forcellina sulla sinistra (ometto ben visibile), poi se pur scomodo tra sassoni si trova sempre il segnavia e con pazienza si arriva al pianoro del Lago Lungo. Preseguendo verso valle in breve al bel Bivacco Menabreaz, ottimo appoggio.
Dal bivacco tornare al Lago Lungo e salire fino al bel Lago d’En Haut. Proprio al suo sbocco si trovano i segnavia verso il col di Laures e Arbolle. Costeggiare il lago seguendo ometti e segni e poi per pietraia (ometti ma segni poco evidenti) fino alla parte superiore dove lasciato il bivio per Arbolle, si sale direttamente sul filo della morena ora ben guidati dai segnavia. Bellissimo panorama dal passo.
Discesa per facile e ben segnato sentiero fino ai laghi di Lussert e poi divallando per ampi pratoni fino all’ Alpe Grauson Dessus e al bivio per Gimillan.
La salita del Vallon d’Ervilleres è eterna anche se bellissima proprio per la lunghezza del vallone stesso. Giunti al Colle Invergneux 2908 m, si divalla verso l’Alpe Ponton e dopo un breve tratto di strada sterrata si segue in sentiero 10F che porta alla Fenetre de Champorcher.
Lasciato a destra il sentiero per il rifugio Miserin, si cala verso Dondena
- Cartografia:
- L’Escursionista Editore n.11 Valle di Champorcher, Parco Monte Avic
- Bibliografia:
- Berutto G. Il Parco del G. Paradiso vol. 2
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