Può è essere consigliabile ad inizio stagione (giugno) per sfruttare i nevai che ricoprono le pietraie. In ogni caso solo gli ultimi 300 m di dislivello si svolgono senza sentieri marcati, occorre buona visibilità per identificare il percorso.
Questo percorso è alternativo (seppur più fantasioso) e comunque più breve alla salita dal versante di Valmeinier passando dal Refuge de Terre Rouge.
Da Nevache nel periodo estivo si può proseguire lungo la strada della Val Clarée fino alle 9 del mattino, dopo quell'ora occorre utilizzare le navette (una ogni 10') che portano nei punti di partenza delle escursioni. Navette che comunque iniziano servizio alle 8. Il punto di partenza è al termine della strada asfaltata, poco oltre gli Chalets de Laval (grosso parcheggio sterrato). Luglio e agosto parcheggio di Laval a pagamento.
Dal parcheggio di Laval si prosegue per la pista sterrata (chiusa al traffico) in direzione del Refuge des Drayeres per alcune centinaia di metri, fino a che si incontra a destra la deviazione (palina) per i laghi Long e Rond.
Il sentiero inizia così a salire per dossi tra bancate rocciose, raggiunegndo piuttosto in fretta il Lac Long 2300 m circa. Lo si costeggia sulla sinistra per poi riprendere a salire il dosso al fondo del lago, che poterà nella caotica pietraia che precede il Lac Rond. Qui si incontrano numerosi sentieri che si districano tra il pietrame, occorre un po’ di pazienza e finalmente si giunge al bel lago (oppure lo si lascia in basso a sinistra), dove il terreno torna erboso.
Si continua ora sul sentiero per il Col des Muandes, toccando a 2600 m circa l’omonimo lago.
Il sentiero prosegue poi al centro del vallone portandosi sul pendio di salita, su terreno ora maggiormente detritico, fino alla sella del colle 2848 m.
Ora si deve puntare al Col de Valmeinier, e si hanno 3 opzioni per raggiungerlo: la più sensata è di salire alla Rocca Chardonnet 2950 m, salendo per la comoda traccia, e poi discendere dal facile crestone sud (sentiero) fino alla depressione. Altrimento dal Col des Muandes si può scendere di 50-70 m verso il Lac Chardonnet e poi salire per terreno più faticoso (tracce) al Col de Valmeinier. Terza opzione (non consigliabile ma fattibile) è quella di traversare le pendici della Roche du Chardonnet senza perdere quota, questo percorso è però disagevole tra pietrame e sfasciumi.
A questo punto si deve proseguire sul sentiero, sul lato di Valmeinier, che a mezza costa in discesa porterebbe al Monte Thabor. Si aggirano le pendici della Rocca di Valmeinier, quindi si arriva ad una conca pietrosa un po’ più scomoda (ometti) e si riprende a salire per un breve tratto, ma senza raggiungere il Col de la Chapelle; qui si incontra il sentiero segnalato da vernice gialla che arriva dal Vallone del Refuge de Terre Rouge: si scende quindi per circa 150 m di dislivello fino ad un pianoro, dove sulla destra (direzione Pic du Thabor) si incontrano alcuni ometti che indicano la salita al Passage du Pic du Thabor.
Si inizia così a salire dolcemente tra magri pascoli e qualche nervatura rocciosa, spostandosi poi verso sinistra (direzione della cima) per salire un evidente pendio di detriti un po’ più ripido, solcato da una traccia di sentiero. Si lascia un po’ a destra il Passage du Pic du Thabor 2950 m (non è indispensabile raggiungerlo) raggiungendo quella che da sotto sembrava un crestone ma che in realà si rivela un valloncello sospeso con due piccoli ma graziosi laghetti di fusione.
Si percorre l’avvallamento puntando alla cima ormai non lontana; gli ultimi 50 m di dislivello occorre percorrerli sul crestone est della montagna, dove si incontra una vaga traccia da detriti e pietrame che senza problemi porta in vetta 3088 m.
La discesa avviene dallo stesso percorso di salita, oppure volendo spezzarla in due giorni si può scendere al sottostante (lo si scorge) Refuge de Terre Rouge 2170 m, per poi rientrare a Laval il giorno seguente.