
L'itinerario si svolge comunque su terreno piuttosto ripido ed abbastanza esposto che richiede attenzione, soprattutto in discesa.
Fino alla Bocchetta d’Aurona è un itinerario semplice, che si svolge su ottimo sentiero sempre ben segnalato sia da segni rossi che da ometti, poi la cresta Sud diventa più impegnativa, essendo sempre terreno piuttosto ripido con alcuni tratti esposti, da affrontare possibilmente con il terreno asciutto, mentre se si trova neve e/o ghiaccio sulle rocce diventa più impegnativo e valutabile F/F+
Dall’Ospizio del Sempione (cartelli indicatori per la Cabane du Monte Leone) si segue inizialmente una stradina asfaltata fino alle case di Rotels m. 2040. Dal paesino, si stacca un sentiero a destra (anche qui cartello indicatore) che risale i pascoli e i prati soprastanti fino a raggiungere un grosso traliccio e l’arrivo di una piccola sciovia, e raggiunge con breve salita uno spallone erboso a quota 2200 m, dove il sentiero piega decisamente a sinistra per risalire con ascesa graduale il Vallone Chalti Wasser.
Questo vallone viene risalito in diagonale verso sinistra in direzione del Maderhorn. Il sentiero supera una vasta pietraia solcata da vari ruscelli che scendono dal Chaltiwassergletscher, tre ponticelli in legno facilitano il passaggio che in presenza di acqua abbondante potrebbe essere delicato.
Il sentiero, sempre ottimamente segnato, supera una zona con vaste e facili placconate, e risale successivamente il filo di una ripida morena fino a raggiungere l’inizio del valloncello Chaltiwassertalli che si trova di fronte al Maderhorn. Risalito il valloncello su pietrame e altri facili placconate, una ripida china di pietrame porta ad una specie di colletto a quota 2790 m che si affaccia sulla conca dello splendido Lago di Chaltwasser.
Il sentiero risale nella conca detritica sopra il lago, tralasciando un bivio a sinistra (è il sentiero che sale alla Bocchetta della Maderlicke) si prosegue con percorso evidente verso la ben visibile Cabane du Monte Leone, si trascura un’altra traccia che a sinistra porta al Passo di Terrarossa e sulla destra si raggiunge il pianoro dove è ubicato il rifugio, a quota 2848 m. Dal rifugio si prosegue nel valloncello dove si trova un sentiero indicato da ometti che porta ad un avvallamento alla base di una scarpata rocciosa, che si supera con alcune diagonali lungo le facili placconate (vari ometti indicano la via).
Superata la scarpata si giunge alla base della cresta Sud del Wasenhorn, che si risale tenendosi inizialmente di qualche metro sotto il filo a sinistra e poi lungo il filo, salendo tra cengette e gradini rocciosi che offrono qualche passo di I grado fino a raggiungere una specie di colletto posto all’inizio del tratto terminale del crestone.
A volte si deve superare una breve ma ripida lingua di neve che porta ad alcuni saltini di facili roccette gradinate, superando alcuni gradini rocciosi ed aggirandone altri su cengette detritiche, sempre su terreno piuttosto ripido ed esposto si raggiunge il risalto terminale, dove una cengia diagonale, posta pochi metri sotto il filo di cresta, verso sinistra porta ad una specie di colletto, da cui in pochi metri volgendo a destra si raggiunge la stretta cima del Wasenhorn, indicata da un semplice ometto in pietre con paletto in legno. La croce è posta più un basso lungo cresta Sud-Ovest, sull’anticima.
In discesa si segue lo stesso itinerario percorso in salita.
- Cartografia:
- CNS foglio 274 - Visp - scala 1:50000. CNS foglio 1289 - Brig - scala 1:25000
- Bibliografia:
- Alpi Lepontine. Guida dei Monti d'Italia CAI-TCI
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