In auto fino a Campoforogna, da cui si prosegue ancora poche centinaia di metri in direzione della Sella di Leonessa, fino all’imbocco della visibilissima sterrata di servizio che sale al Terminilluccio (deturpato da antenne, ripetitori e casermoni).
Si prende la sterrata e a un primo bivio si prosegue a DX, tagliando tutto il settore sudorientale del Terminilluccio e puntando verso la marcata sella che divide quest’ultimo dal Terminilletto, prima meta della gita.
La sella tra Terminilluccio e Terminilletto si può raggiungere anche, con percorso più diretto e un po’ più faticoso, parcheggiando nei pressi del residence Rialto e prendendo una traccia di sentiero che risale il pendio “di petto”, fino a raggiungere una sterrata che, piegando a SX, porta alla sella.
Dalla sella si continua verso il Terminilletto, la cui vetta è evidente e dominata dal Rifugio Rinaldi. presto la strada si restringe a sentiero, sembre ottimamente segnato, e con una serie di tornanti (bei panorami sulla conca reatina e sul versante nord-ovest della montagna) si perviene al Rifugio Rinaldi, vetta del Terminilletto, 2108 m slm (1h15-1h30 dall’auto).
Il rifugio Rinaldi è un bel “nido d’aquila”, costruito ai primi del ‘900 e rinnovato nel corso del tempo, d’estate aperto e gestito, con servizio di ristorazione e pernotto.
Da qui si continua sullo stesso sentiero (n. 401), il quale, dal retro del rifugio, con evidente percorso di cresta, punta alla vetta principale del Terminillo. Un primo tratto è in discesa e fa perdere quota, aumentando il dislivello complessivo della gita. Il terreno è a volte un po’ infido per la presenza di pietrisco e presenta alcuni tratti ripidi, ma nessunissima difficoltà.
In circa 40 minuti si perviene alla cima del Terminillo (2216 m slm). Panorama grandioso su tutto l’appennino centrale.
Dalla vetta del Terminillo si continua sempre sul sentiero 401, piegando verso sud, che con ripide svolte porta al Rifugio Sebastiani (1820 m slm) in circa 50 minuti.
Dal Rifugio Sebastiani, per strada asfaltata, si torna al punto di partenza (per evitare la noia dell’asfalto, disponendo di due macchine, meglio aver parcheggiato in precedenza un’auto nei pressi del Sebastiani)
- Cartografia:
- Monti Reatini 1:25000 ed. Il Lupo