Per la salita ci sono numerose varianti, quella qui proposta prevede un tratto finale abbastanza impegnativo e con qualche breve tratto poco ciclabile, ma che ha il vantaggio di svolgersi su una stradina sterrata immersa in un bellissimo bosco.
Da Sant’Ambrogio prendere la ciclabile che passa sotto la Sacra e seguirla fino a Vaie. Qui, all’altezza delle prime case del paese, si svolta a sinistra e si inizia la dura salita verso il Folatone.
La strada è quasi interamente asfaltata, ma presenta delle pendenze piuttosto impegnative, con alcuni tratti intorno al 15-16%. Raggiunto il Folatone, si supera la borgata e si prosegue per qualche centinaio di metri verso la Sacra di San Michele. In corrispondenza di una curva a sinistra, sulla destra c’è una piccola stradina chiusa da una sbarra.
La si imbocca e si inizia subito a salire. La prima parte presenta alcuni tratti poco ciclabili a causa del fondo molto dissestato (considerare 5-10 minuti a spinta), poi il fondo migliora e diventa quasi tutta fattibile in sella. La stradina incrocia quindi la sterrata che dal Colle Braida porta a Col Bione, a poca distanza dal Colle Remondetto.
Si svolta a sinistra e si prosegue per poche centinaia di metri in direzione del Colle Braida, per poi abbandonarla svoltando sulla sinistra e affrontando una breve ma ripida rampa che porta sulla Cima di San Michele.
Discesa
Dalla Cima di San Michele si svolta a sinistra e si imbocca il sentiero “Roberto Nocera”, recentemente ripulito e abbondantemente segnalato da tacche di vernice gialla. Il sentiero è molto bello e non particolarmente difficile, con fondo prevalentemente di terra e pochi passaggi impegnativi.
Essendo stato ripulito da poco, in alcuni tratti non risulta così evidente, quindi è necessario seguire sempre i bolli gialli e possibilmente scaricarsi la traccia GPS. Una volta raggiunta la strada che collega il Colle Braida con il Folatone, si svolta a sinistra e dopo 20 metri sulla destra ricomincia il sentiero (cartello di legno), e in breve si arriva al Bennale.
Si attraversano le case della frazione (qui sarebbe utile qualche segno in più) e si ricomincia a scendere. In questa seconda parte la discesa è leggermente più impegnativa svolgendosi su una mulattiera lastricata; in ogni caso i passaggi difficili sono pochi e tutti brevi.
La discesa termina proprio nel centro di Chiusa San Michele, da dove ripercorrendo la ciclabile si rientra a Sant’Ambrogio.
- Cartografia:
- Carta Fraternali 1:25.000 - Bassa Val di Susa e Valsangone