





Nel link soprastante trovate le istruzioni per le procedure di pagamento e di avviso sia ai proprietari sia al club.
Assicurarsi con l'MTC inoltre che il livello del fiume consenta di effettuare i 60/70 attraversamenti necessari alla risalita del suo letto fino ai valloni superiori.
Ramponi necessari la maggior parte dell'anno per la parte alta della cima.
Ai bivacchi troverete acqua potabile, l'assenza di bestiame rende potabile anche l'acqua del fiume stesso.
Per una descrizione dettagliata in inglese e mappa con traccia consultare
https://www.summitpost.org/tapuae-o-uenuku/154568
Parcheggiare nei pressi del ponte sospeso sul River Hodder nei pressi di Gladstone Downs.
1° Giorno
Parcheggiata l’auto, seguire la sterrata per altri 100 metri, poi sulla sinistra usare il cancello e proseguire sulla vecchia sterrata della Gladstone Farm. Attraversare un secondo cancello e, dopo circa un totale di 45m/1h di cammino svoltare a sx su traccia di sentiero che si tuffa in un valloncello di arbusti ed erba verso il fiume. Troverete un terzo piccolo cancello. Proseguire giù fino al fiume Hodder.
In alternativa ci si può lanciare nel letto del fiume sin dal parcheggio ma preventivare 30m/45m extra.
Arrivati al fiume occorre risalirlo per circa 12/14 km. Assicurarsi di possedere una mappa o un valido tracciato GPS scaricabile sui vari siti di Mountain trip report dell’ Alpine Club della Nuova Zelanda perchè, a circa metà percorso, occorrerà evitare un affluente proveniente da destra che conduce in un vallone lontano e parallelo a quello di interesse.
In caso di dubbi consultare Google Maps in quanto il dettaglio fotografico è sufficiente.
A circa i 2/3 del percorso totale del primo giorno si lascia il letto del fiume nei pressi di alcuni alti ometti e frecce di indicazione per rimontare pendii sulla dx orografica. Così facendo si evita un’impossibile forra dove il letto del fiume diventa vero e proprio canyon. Si prosegue dunque in alto lontano dal fiume traversando verso sud in direzione delle huts. Da qui la via diventa logica e si segue la valle sino ai bivacchi.
2° Giorno
Dal bivacco seguire la traccia di sentiero sulla sx orografica per poi effettuare un piccolo attraversamento e portarsi alla ripido pendio chiamato “Staircase” solcato da una traccia di sentiero. Ometti in loco. Se non familiari con l’ambiente meglio iniziare l’escursione con le prime luci del giorno anzichè al buio.
A questo punto si sbuca sul vallone che si impone tra il Mount Alarm e Tapuae O Uenuku (Tappy). Risalirlo per ometti, tracce di sentiero e sfasciumi instabili fino alla sella tra i due colossi.
Al colle occorre spostarsi a sx ed effettuare un traverso su conoidi e sfasciumi sino all’imbocco di un evidente canalino che adduce ai pendii superiori. Arrivati lì la via di salita diventa logica.
(In inverno si può risalire questo canale partendo dalla parte bassa del vallone facilitati da neve stabile).
Discesa:
Esistono diverse vie di salita e discesa. Noi abbiamo salito la normale estiva e scesi per canali e sfasciumi da un colletto poco sotto ad una cima secondaria, il Pinnacle, raggiungibile con lungo traverso verso nord dalla cima.
Consiglio in estate di scendere dalla via di salita perchè lo sfasciume può essere spiacevolmente ostico e costituito da rocce di grandi dimensioni instabili. Inoltre si attraversano ripide zone di barre rocciose labirintiche.
Cima perfettamente sciabile dalla vetta in inverno per uno dei tanti ripidi canali che portano nel vallone principale in direzione Mount Alarm.
Già ammirate da Capitan Cook dal suo vascello per il loro quasi perenne manto nevoso, in giornate di eccezionale limpidezza sono facilmente visibili da Wellington ed offrono, dalle loro cime, un panorma vastissimo paragonabile per estensione a quelli alpini.
Chiamata in gergo "Tappy", il Tapuae O Uenuku, divinità per i Maori, fu salito per la prima volta da tre guide britanniche nel 1864. Fu anche scalato da Hillary che nel 1944, mentre era in servizio presso la airforce neozelandese a Blenheim, effettuò un incredibile salita in invernale con il solo appoggio di un amico che in motocicletta lo portò quasi fino all'imbocco del fiume, negoziando con diverse cadute dovute all'abbondante presenza di ghiaccio.
Come disse Sir Edmund Hillary nel libro "View From The Summit": - A Decent Mountain at last! -