orari autolinnee ATN www.atnsrl.it
Rifugio Orto di Donna sempre aperto
Rifugio Puliti aperto in settimana su richiesta
Rifugio del Freo www.rifugiodelfreo.it
Siamo arrivati in auto a Ponte di Monzone (MS), la quale è raggiungiubile in treno. Da qui con la corriera abbiamo raggiunto Vinca, base di partenza.
1° giorno: Vinca – Rifugio Orto di Donna, 3 h circa
Lasciata la corriera a Vinca ci siamo messi in cammino sul sentiero 175 dove a metà percorso che porta al passo di Giovo troviamo una fonte d’acqua. Si prosegue dal passo
seguendo il sentiero 179 che scende al rifugio Orto di Donna. Tempo 2h30’/3h
2°giorno: Rifugio Orto di Donna – Rifugio Puliti, 7 h
Lasciato alle spalle l’Orto di Donna iniziamo a salire in breve alla foce Cardeto, rimanendo a mezza costa passiamo attraverso una cava di marmo e superiamo il Passo della Focolaccia, dal qual quale si apre la prima finestra verso il mare e la costa di Massa. Risaliamo per il sentiero 148 non molto evidente, ma intuibile,in direzione del monte Tambura 1890 m per poi ridiscendere verso l’omonimo passo. Qui troviamo alla
nostra destra, il sentiero per il rifugio Conti, ma noi proseguiamo a sinistra scendendo ad un secondo crocevia con altri cartelli segnavia lungo il sentiero 35.
Ignorando l’indicazione del sentiero attrezzato 146, scendiamo verso le cave di Formignacola, superate le quali, su strada sterrata, troviamo le indicazioni per il passo di Sella lungo il sentiero 31. Da quì un lunga discesa su strada sterrata e molto polverosa che da una cava scende verso l’abitato di Arni. Sopra al paese, a 10 minuti di sentiero si raggiunge il rifugio Puliti.
3° giorno Rifugio Puliti – Rifugio del Freo, 7/8 .
Saliamo alle spalle del Rifugio Puliti seguendo il sentiero 33. Attraversata la zona delle Gobbe e attraversata la strada asfaltata che collega la Garfagnana con la Lunigiana, risaliamo un brevemente un collegamento a un’altra strada (qui non mancano di certo) spianata per raggiungere le cave. Da questa sterrata si sale dolcemente fino al colle del Cipollaio, dove abbandoniamo la strada per prendere sulla sinistra il sentiero 141. Il sentiero prosegue a mezza costa tra la vegetazione su una strada indicata come privata. Appena giunti in prossimità di due abitazioni che si presentano alla nostra destra, si deve risalire a destra su una strada che sale a gomito, quindi di nuovo a sinistra. Si continua individuando i classici segni bianchi e rossi posti sui fusti degli alberi fino a risalire e superare la cresta. Ora il
sentiero esce dalla boscaglia e piega sul fianco destro della montagna. Si prosegue in mezzo alle fitte felci fino a incontrare i segni che indicano in modo chiaro di scendere girando a sinitra. Ecco questo è il bivio per il sentiero 10, che a noi non interessa. Dobbiamo proseguire dritto sul sentiero che tende a salire verso il passo di Croce dove rincontriamo la strada battuta. Seguita la sterrata per circa 1 km troviamo finalmente la diramazione sulla sinistra per il sentiero 129. Alcuni saliscendi ci conducono al Rifugio del Freo.
4° giorno Rifugio del Freo – Pania della Croce – Castelnuovo di Garfagnana, 5 h.
Ultima tappa di questo giro, salita alla Pania della Croce, 1h30′ dal Rifugio del Freo.
Poi una lunga discesa a Isola Santa dalla quale si prende la corriera per Castelnuovo di Garfagnana e da qui con il treno ritorniamo a Monzone punto di partenza.