Difficoltà: 5b/IV misto classico.
Materiale: rinvii, fettucce, serie di friends dallo 0.3 al 2 Camalot. Casco, piccozza e ramponi classici, corda singola da 60 m indispensabile, oppure due mezze da 60.
Note: grande course da non sottovalutare! Esposizione garantita!
Avvicinamento: Dal rifugio fino al col Flambeaux. Scendere sul piaonoro che costeggia la parete N della Tour Ronde. Proseguire ed entrare nella combe Maudite e reperire il grande canale che sale al du Diable da sinistra a destra.
salire il canale che porta al col du Diable.
Proseguire per cresta fino alla Corne du Diable ed aggirarla; versante Ovest fino all’intaglio tra la Corne e la Pointe Chaubert.
Salire lo spigolo N della Corne 15m 5a. Scendere in doppia sino all’intaglio.
Scalare lo spigolo S della Chaubert restando fin dall’inizio sul filo aereo dello spigolo (chiodo 4 metri più su). Non lascarsi quindi attrarre per la fessura a sinistra dello spigolo. Con due doppie da 30 m si arriva all’intaglio che porta all’evidente diedro che solca la Pointe Mediane.
Fare un breve tiro di 25 m fino alla base del diedro vero e proprio, dove si trovano diversi blocchi per far sosta. Salire il diedro ( qualche chiodo) e traversare a destra su muro compatto in corrispondenza di un intaglio (5b). Appena prima dell’intaglio proseguire per evidente l’ fessura che solca la faccia destra del diedro (friends incastrati, chiodi) fino al suo termine sullo spigolo 45m. Traversare la terrazza a destra (spesso innevata) per reperire delle ripide lame e fessure che portano sulle terrazze sommitali della Mediane (passaggio ostico in uscita, meglio affrontarlo da destra).
Dalla forcella di sinistra scendere in doppia 25 metri circa fino al colletto (spit per autoassicurarsi). Salire le fessure spesso ghiacciate dello spigolo ESE della Pointe Carmen (chiodi) fino alle terrazze sul filo di spigolo (Meglio sostare sui blocchi prima di traversare le terrazze per evitare il tiraggio delle corde). Salire un passo di blocco verso destra e continuare sul filo di sperone fino in cima. Con una doppia da 60 o due da 30 m si arriva alla breche dell’Isolée. Se si vuole si può scalare anche quest’ultima torre (5c). Se la si scala: dalla base della torre, seguire il filo da Est per lame instabili fino a raggiungere un chiodo con cordino sotto un piccolo tetto. Aggirare il filo del pilastro verso sinistra con passaggio impressionante ma ben manigliato. Proseguire più facilmente verso la cima (2 tiri).
Dalla vetta con una doppia da 30 metri giusti si arriva al colle (verso il Tacul). Se non si scala l’Isolée costeggiare la torre a est su terreno detritico e misto andando in leggera diagonale a destra puntando al filo di cresta. Con una seconda lunghezza traversando sul fianco est si arriva alla cresta e ai pendii nevosi. Seguirli verso destra costeggiando le rocce fino sulla spalla. Ancora una lunghezza prima sul filo roccioso poi in piena parete detritica verso sinistra, e si giunge nei pressi dell’anticima.
Con una traversata delicata versante Ovest si arriva sulla calotta nevosa e in vetta.
Discesa:
per la via normale al Mont Blanc du Tacul fino all’Aiguille du Midi. ATTENZIONE: la discesa è pericolosa e costantemente esposta alla caduta di seracchi!
- Bibliografia:
- Vallot - Guida cai tci-