prima salita G.Calcagno e A.Gogna il 20 giugno 1965
il primo torrione della cresta si presenta con una parete slanciata di color grigio in basso e giallognola nella parte superiore.Lo si attacca nel punto più basso per un camino svasato (IV, IV+) e si prosegue in un diedro obliquo a sinistra (V,V+) giungendo a rocce più facili. Si segue un canalino che porta in cresta (III) dove occorre superare un muro di 4m (V-, esposto) seguito una facile placconata, fino alla crestina orizzontale alla base di un risalto.Salire a destra del filo di cresta per gradoni, indi superare un diedro (IV,V).Per altro diedro e successiva paretina a sinistra raggiungere una cengia sul filo di cresta (IV,V, 2 ch di sosta + 1 ch).
Scalare una placca fessurata uscendo in alto a destra per un piccolo diedro chiuso da in tetto (V+, A1, 2 ch di sosta + 6 ch), da cui si prosegue ad una cengia.
Seguirla per rocce rotte e continuarein un canale fiancheggiato da una parete rossa verticale, fino ad uno stretto camino, per il quale (IV+,V)si giunge in vetta al primo torrione (2500 m circa)Scendere all’intaglio successivo (cordone di calata)indi superare per placche sulla destra il 2° torrione portandosi alla base del 3°, di colore biancastro, scalarlo per una fessura irregolare in piena parete (IV, IV+)
Seguuire la cresta aerea fino alla base del 4° torrione e risalirne la parete giallastra sulla sinistra per massi ripidi, puntando ad un piccolo diedro liscio a destra del filo(IV+, V sosta scomoda 2ch).Traversare a sinistra sullo spigolo (esposto) e seguire il filo verticale chiazzato di licheni neri (IV+, V, 2 ch).L’inclinazione diminuisce; si segue ora una cengia verso destra sotto il blocco sommitale (V-, V), che si supera per fessure riuscendo in vetta al 4°torrione (IV+, V-).Si ridiscende un poco a SE, poi si traversa per 80m (III) fino ad un gendarme rossastro, dal quale si prosegue per rocce rotte e detriti fino in vetta all’anticima SO.
- Bibliografia:
- Guida dei Monti d'Italia