Appena usciti dal centro storico del paese (venendo da Torino) si imbocca subito in salita via Moncanino. La si abbandona alla segnalazione escursionistica “Villa Viale” (quota 390 m), voltando a sinistra su una stradina sterrata che scende ripida verso Rivodora (quota 300 m). Ritrovato l’asfalto e raggiunto il paese si svolta in direzione nord. Dopo 200 m circa si svolta a destra (segnalazione itinerario 74) e si sale faticosamente su asfalto fin al Poggio (quota 410 m). Al bivio seguente si prende a sinistra fino alla solitaria chiesetta di San Martino. Poco prima della chiesetta si nota a destra il bivio dove prosegue l’itinerario 74: anche noi svoltiamo qui tornando indietro dalla chiesetta, per inoltrarci nel tratto di mulattiera-stradina (forse il più bello di tutto l’itinerario) che percorre il fianco della selvaggia val Garavaglia, tra i boschi e quasi in costa. Quasi alla testata della valletta si guada il rio Crivella. In modesta salita si passa nei pressi di una casa solitaria. E a una sorta di quadrivio si prosegue sulla stradina che sale verso sudest, nel bosco (piccolo segnavia), per sfociare in breve sulla strada Baldissero-Cordova. Poche decine di metri prima di quest’ultimo incrocio si nota una stretta sterrata (non segnalata) che sale sulla destra: il nostro itinerario prosegue su di essa dopo aver fatto pausa alla frazione di Cordova (quota 450 m, a meno di 1 km girando a sinistra all’incrocio, fontana sullo slargo). La stradina sterrata sale ripida al Bric della Croce (quota 530 m, è il tratto più duro di tutto il percorso). Dalla cima, una ripida rampa in discesa in direzione ovest ci fa iniziare un lungo tratto sempre nel bosco che, con modesti saliscendi, sbocca sulla strada Bric del Pilonetto-Rivodora (ignorare i bivi a sinistra degli itinerari 54 e 51). Giunti sull’asfalto si svolta a sinistra e nel giro di 300 m si incrocia la strada Baldissero-Superga. Svoltando a destra si percorrono gli ultimi, “rilassanti” km fino alla frazione di Superga e si raggiunge la Basilica (quota 670 m) sulla stradina che si diparte a destra destra dell’ultima rampa.
Dalla Basilica si scende su asfalto lungo la strada di Sassi. Si svolta presto a sinistra in strada Tetti Rocco (cartello viario), si prosegue a destra al primo bivio e, dove l’asfalto termina su una cancellata, si prende ancora a destra la mulattiera che, veloce e divertente, dopo vari traversi e curvette sfocia in una strada di servizio la quale, sempre in discesa, conduce a una casa isolata, si trasforma in una carrareccia acciottolata e raggiunge la cascina Beria Grande. Un breve tratto in piano e, sempre dritti, si ricomincia a scendere. Poco prima di una casa con giardino si svolta a destra nel bosco, di nuovo su ripida mulattiera e poi di nuovo su stradina, fino alla frazione di Tetti Bertoglio. Da questa si attraversa su un piccolo viadotto lo stradone del traforo di Pino Torinese e si scende ancora fino a incrociare la strada del Cartman, sul fondovalle (quota 290 m). Qui si svolta a sinistra. Dopo poche centinaia di metri si svolta a destra sull'(ultima) stradina sterrata che, con 100 m di dislivello in salita, conduce al parco di villa Ottolenghi (quota 400 m) e poi in discesa su strada Mongreno, dopo che si è attraversato un cancelletto sempre aperto. Ancora una volta in salita, ormai definitivamente su asfalto si raggiunge il colletto della parrocchiale di Mongreno (quota 440 m). Si scollina in direzione sudovest, si scende nel piccolo, ameno fondovalle e si risale in breve al colletto successivo (quota 380 m). Da qui si può proseguire in discesa lungo strada del Cresto verso la frazione di Reaglie (quota 300 m) e quindi verso Torino, per raggiungere infine il punto di partenza a San Mauro lungo corso Casale. Ma si può calare verso corso Casale anche dalla solitaria e soleggiata strada Fenestrelle, più o meno in cresta, voltando a destra all’ultimo colletto.
- Cartografia:
- "Sentieri della collina torinese" 1 e 2 (guide escursionistiche e cartine 1:15000 (a cura del coord. associativo "Sentieri della Collina torinese/Pro natura, 2007).