Da Valbondione si segue il largo sentiero che porta al rifugio Curò, da cui si prosegue costeggiando il lago artificiale del Barbellino fino a raggiungere il rifugio Barbellino (2 h 30′ dalla partenza). Da qui a destra ci si porta in breve nei pressi di un grosso masso dove si lascia a destra il sentiero di ritorno per risalire su ripida traccia tra gli sfasciumi fino a portarsi all’attacco (3 h 30′ dalla partenza). Si inizia con una parete appoggiata a cui segue una lunga risalita su terreno sfasciumoso con qualche breve passaggino roccioso. Si affronta poi un camino diedro facilitato da 1 piolo e 1 gradino per poi portarsi gradatamente verso lo spigolo nord-est dello Strinato, dove la catena lascia il posto ai canaponi. Si segue la cresta, decisamente aerea, che presenta parecchi tratti verticali alternati ad altri più appoggiati. Pochi metri sotto la croce, posta in posizione visibile dalla conca del Barbellino ma non sulla vera cima, le attrezzature finiscono. Si prosegue su facili passaggi di I e II superando la croce e raggiungendo in breve le 2 cime dello Strinato (la più alta, di pochi metri, è quella nord, m.2836, 5h-5h 30′ dalla partenza). Per la discesa si segue la cresta che collega lo Strinato al Monte Costone (via normale), su traccia inizialmente esposta e caratterizzata da terreno estremamente friabile, che poi tende a farsi più facile. Si raggiunge in circa 30′ la Bocchetta del Lago da cui si inizia la discesa nella valle del Lago, con percorso tortuoso ma ben segnalato. Raggiunto il rifugio dopo circa 45′, si segue il sentiero dell’andata fino a Valbondione.