Parcheggiata l’auto nella piazzetta di Koustogerako si prende la strada a sx (palina del sentiero paneuropeo E4 per il colle del Gingilos) che, dopo qualche tornante, diventa sterrata. La si segue fino al suo termine presso la chiesa di Santa Caterina, eretta per ricordare i partigiani di Koustogerako, facendo qualche taglio laddove indicato dai segnavia dell’E4.
Sempre ponendo attenzione alle indicazioni giallo-nere, si prosegue ora su sentiero per qualche centinaio di metri poi, con breve discesa, si entra in una gola e la si risale attraversando boschi di conifere, cedri del Libano e ficus. A circa q. 1000, quando la gola si apre, si imbocca la bella valle di Achlada in direzione E seguendo i segnavia dell’E4. Il percorso si snoda integralmente per il corso del torrente in secca ora tenendosi a dx ora a sx di esso. A q. 1400 circa ci si alza sulla dx idrografica superando un salto del torrente e raggiungendo due “mitati” (alpeggi).
Oltrepassatili, si tocca un colle dal quale ci si affaccia su un ramo laterale della gola di Tripitì. Qui si prosegue a sx costeggiando la gola e percorrendo alcuni tratti esposti erosi. Si supera un grande arco di roccia calcarea e si cominciano a vedere sulla sx le cime dello Strifomadi e dello Psilafi. Si continua sull’E4 fino ad un colletto alle pendici dello Strifomadi. Qui lo si abbandona e si risale per tracce la facile cresta sino ad un’ampia conca, la si attraversa e si raggiunge la dorsale che collega Strifomadi e Psilafi, a pochi passi dalla vetta dello Strifomadi (q. 1921).
Si torna sui propri passi e si continua sulla dorsale fino alla vetta dello Psilafi (q.1984).
In assenza di sentiero, si scende ora sul versante N dello Psilafi obliquando in direzione NO. Si passa per una vasta zona di profonde doline, aggirando le depressioni e mantenendosi lungo le creste. Si perde progressivamente quota su terreno roccioso-detritico fino a q.1400, dove inizia a comparire la classica bassa vegetazione di cespugli spinosi. Ci si incunea in una valletta e si raggiunge un piccolo colle, oltre il quale si supera una zona di grandi massi e, costeggiando il versante sx della valle, si arriva ai primi alberi intorno a q. 1300. Sempre senza percorso obbligato si prosegue nella discesa fino al mitato di Achladies, dove si incontra la strada proveniente da Omalos e l’inizio della variante dell’E4 che collega Koustogerako a Omalos.
Il sentiero, che si dirige verso S, è indicato da ometti, bolli rossi e occasionali segni gialli. Si trascura una diramazione bollinata di rosso sulla dx e si prosegue sempre in direzione S. Con diversi saliscendi si attraversano boschi di pini, cedri del Libano, querce e ficus sino ad immettersi nel sentiero percorso la mattina (q. 1000 circa): il bivio è poco evidente salendo, indicato soltanto da due ometti un po’ scostati dal sentiero. Si torna all’auto percorrendo a ritroso l’itinerario dell’andata.
- Cartografia:
- Crete 11.13 Samaria Sougia - Topo 25 Anavasi - 1:25000
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