
Pochi chiodi sui tiri (1 solo sul primo), ma dove necessari. Grazie a G.Bergese e G. Ghibaudo le soste sono state attrezzate con due spit inox da collegare.
V+/R3/II (D+)
Pochi mt a dx della moderna via Rambo IV, presso una ristretta zona di placche fratturate di colore grigio.
L1: salire la placca basale levigata raggiungendo così la rampa diagonale; in costante ascesa verso sx superare un corto muro (si incrociano le vie Rambo IV e Adrenalina), un grande blocco fessurato ed una breve placca che conduce alla sosta, presso una nicchia sotto uno strapiombetto (III, IV+, 1 chiodo + 2 spit di sosta, 40 mt)
L2: traversare a sx sotto lo strapiombo ed uscirne al di sopra; con un passo delicato raggiungere il muro soprastante alla dx di un diedrino cieco, il cui superamento richiede una scalata tecnica e delicata su piccoli appigli. Un leggero traverso a sx lungo una fessura verticale, conduce infine alla sosta, presso un esiguo terrazzino (IV,V, V+, 4 chiodi + 2 spit di sosta, 25 mt)
L3: scalare una serie di rocce articolate sulla sx della sosta, poi andare a dx e superare con divertente arrampicata una lunga placca lavorata, che immette in un diedrino compatto, raggiungendo poco sopra la cengia, presso una piccola spalla dove si sosta, in comune con la via Mister Green (IV, V, IV+, 4 chiodi + 2 spit di sosta, 30 mt)
L4: traversare a sx in leggera discesa per reperire la linea della fessura diagonale; roccia eccellente e compattissima, superando con passaggi esposti un liscio muro giallastro, vicino alla barriera di strapiombi inferiore. Risalire un diedro aperto di roccia chiara e sostare (consigliato) in comune con la via Hymalocmite; la sosta originaria si trova 5 mt più in alto a destra su due chiodi (V-, V+, V, 4 chiodi + 2 spit di sosta, 40 mt)
L5: salire sulla destra della sosta per roccette, sin sotto ad un modesto muro inciso da una fessurina; superarlo uscendo a sx, percorrere un vago sperone e per facili rocce sempre verso sx, raggiungere la sosta in comune con la via Hymalocmite (S4) (IV, IV+, III+, 1 chiodo + 2 spit di sosta, 45 mt)
Per raggiugere la cengia mediana del Corno Stella è sufficiente percorrere le placche articolate a dx, in direzione del canale.
Discesa: se non si sale alla cengia mediana, dall’ultima sosta con una prima doppia da 50 mt in diagonale a sx si raggiunge la S4 della via Sinfonia d’Autunno e per essa con altre due calate, 60 mt – sosta fuori via e 45 mt, si giunge alla base della parete.
Prima solitaria ed invernale: P. Bérhault l'8 febbraio 1980.
- Bibliografia:
- Corno Stella di G. Ghibaudo e G. Bergese
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