Torrente sulla sua riva sinistra orografica attraverso una strada sterrata di accesso alla centrale idroelettrica del Piancone e ad un invaso artificiale denominato Lago delle Mischie, e, attraverso un ponte in pietra di origine medievale che scavalca il Torrente Sessera, risalendo poi il fianco destro orografico su una antica mulattiera che raggiunge, in località Stavello, la Strada Panoramica Zegna che dalla Val Sessera sale in quota e, attraversando l'Oasi Zegna entra in Valle Cervo per poi scendere verso Biella.
Dal piazzale del Centro Zegna a TRIVERO (m. 780 circa) passare di fronte all’ospedale e prendere il breve tratto di strada asfaltata (circa 900 m) per Castagnea (m. 753); da questa frazione parte il largo sterrato in terra ghiaiosa rossa che con un primo tratto in leggera discesa vi porterà a raggiungere il Santuario della Novareia (lì trovate una fontana per l’ acqua potabile), poi in discesa un po’ più accentuata, passando anche sotto a corte gallerie scavate nei fianchi rocciosi, si arriva alla Centrale Idroelettrica del Piancone (m 601), dove si trova anche un laghetto artificiale. Da qui si prendete il largo
sterrato a sinistra che continua passando davanti alla centrale e che è segnalato nei percorsi dell’Oasi Zegna come “Itinerario di Dafne”; questo tratto sale nella valle dai ripidi fianchi coperti di boschi costeggiando il torrente Sessera, che forma cascatine e piccoli laghetti, detti lame nel linguaggio locale.
Salendo nella vallata, profondamente incisa, si arriva ad incontrare il bellissimo Ponte della Babbiera a 692 m di dislivello, ponte in pietra risalente all’epoca medievale, a doppia arcata molto ben conservato e transitabile a piedi o in bici, su cui passa il percorso segnalato come “Itinerario Dolciniano”, sentiero mulattiera, che nei tempi remoti serviva per la transumanza delle mandrie di bestiame e che univa la zona del triverese (Bocchetta di Stavello – Caulera) con quella dell’ Alta Valsessera; tale itinerario è definito “Dolciniano” perchè usato dall’eresiaco Frà Dolcino e dai suoi seguaci per spostarsi in Val Sesia e sfuggire alla caccia dei suoi persecutori.
Dal Ponte della Babbiera si risale il sentiero, segnalato come F2 o “Itinerario Dolciniano”, che con poco più di 500 m di dislivello si inerpica in un bosco di faggi sul fianco destro orografico della valle, sino a pervenire alla Bocchetta di Stavello, quota circa 1200 m, uno degli intaglio della cresta spartiacque tra la Valle Sessera e la pianura, chiamati nel lessico locale, appunto, bocchette.
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