Al centro del paese, di fronte alla Casa Cantonale seguire, per un breve tratto le indicazioni per Bignasco –sentiero di montagna- e alla prima biforcazione, subito dopo la cappella procedere con la mulattiera non segnalata che si stacca sulla destra.
Sentiero evidente, molto ripido, che, superando numerosi alpeggi, risale tutto il fianco della vallata sino ad arrivare all’Alpe di Pianastrina (mt 1368) dove, al limite del bosco di faggi, parte il traverso che consente di spingersi verso il Vallone dei Russi.
Attraversare il torrente e seguire le visibili tracce che permettono di raggiungere la conca dell’Alpe Carpagnasca (mt 1694) dalla quale parte la rampa finale che sale sino al contrafforte della Cresta dei Russi.
Questo tratto e privo di sentiero, per cui si risale per la maggiore seguendo piste di animali tra roccette e arbusti. Molto faticoso!
L’ultimo tratto di salita è più agevole e segue grosso modo la cresta aggirando alcuni risalti sul versante della Valmaggia.
Dalla Punta di Spluga (mt 2251) si gode uno splendido il panorama su tutta la Corona di cime dell’Alpe Spluga, sul basso Locarnese e su tutta la Valle Maggia.
Per cambiare itinerario, completando così un bel percorso ad anello, al ritorno scendere lungo la cresta W, superando direttamente numerose rocce sovrapposte (max II) o aggirando su entrambi i versanti le più difficili fino ad arrivare al colletto da dove riparte la secca salita al Pizzo Castello.
La salita al Pizzo Castello (mt 2109) è un attimo più difficile ( passaggi di II-III) se si segue linearmente il filo di cresta, senza problemi invece se si rimane un poco bassi restando sul versante S.
Punto panoramico minore, ma ottimo belvedere sulla sottostante Valmaggia; alla base della mastodontica croce “di roccia” è presente anche il libro vetta. –pochissime salite-
Per scendere dal Pizzo Castello, continuare sempre seguendo la cresta fino ad arrivare al colletto alla base dell’ evidente -centrale- bianco rossa (mt 1885),quindi’ seguendo per lo più tracce abbassarsi a S sino al limite dei prati portandosi gradualmente a destra per superare alla fine un breve tratto di bosco che delimita i pascoli dell’Alpe Carpogna (mt 1576).
Portarsi ora al limite inferiore dei prati dove si rinvengono alcune bandierine segnale che facilitano l’ individuazione del dimenticato sentiero che conduce prima ai ruderi dell’Alpe Or e subito dopo al Sassello, dove si incontra nuovamente la mulattiera -Sentiero di Montagna che con una lunga discesa conduce direttamente a Someo.
- Cartografia:
- CNS 1292 Maggia 1:25000