Note
Storico
1.7Km
2Km
4.6Km
5.1Km
5.1Km
5.1Km
5.1Km
5.3Km
7Km
7.1Km
Il Vallone di Sea si colloca in un ambiente prettamente alpino, austero e severo. Le pareti di roccia, sulle quali viene praticata l’arrampicata, si collocano ad una quota variabile tra i 1500 m e i 2700 m.
L’avvicinamento varia dai 45-60 minuti per le strutture più vicine fino alle due ore e oltre per quelle ubicate nei posti più reconditi. Fondamentale essere sempre aggiornati sulle previsioni metereologiche prima di intraprendere qualsiasi scalata.
Gli interventi in progetto o già realizzati dall’associazione Rocciatori Val di Sea non hanno l’intento di “mettere in sicurezza” gli itinerari del Vallone bensì di cercare di sostituire, almeno in parte e nei limiti del possibile, l’attrezzatura presente considerata vetusta e soggettivamente non più affidabile. Nessuna delle vie del Vallone presenta o presenterà una chiodatura “plaisir” e nessuna ha subito o subirà una chiodatura integrale a fix. La pubblicizzazione, il rinnovamento o piazzamento di attrezzatura non implica che l’associazione, o chi per essa, intenda arrogarsi la custodia o la manutenzione del luogo e di quello che vi è collocato, né che garantisca la “sicurezza” o l’esclusione di incidenti dovuti a cedimenti di chiodi, protezioni fisse, massi ecc.. Si precisa che l’opera intrapresa NON ha fini di lucro o commerciali ma solamente l’intento di riportare alla luce vie oggi dimenticate.
E’ pertanto esclusivo onere dell’arrampicatore, che percorrerà tali vie, valutare con occhio critico lo stato della chiodatura in loco, eventualmente sostituendo o integrando parte degli ancoraggi fissi (quali ad esempio cordoni, maillon rapide, chiodi tradizionali) ed intraprendendo la scalata solo se ritiene di possedere adeguate capacità tecniche-psico-fisiche (capacità a proteggersi con mezzi amovibili, capacità di valutazione e ricerca del percorso). Essendo inoltre le strutture rocciose soggette ad assestamenti e potenziali crolli l’arrampicatore dovrà essere in grado di verificare con occhio critico eventuali lame o blocchi instabili, rinunciando alla scalata in caso di pericolo.
Via stupenda che supera interamente lo Specchio sfruttando una successione di placche e fessure.
Il restauro del 2016 ha contribuito a rendere più continua ed omogenea la via, eliminando il primo tiro di III+ erboso e l’ultimo di difficile realizzazione in libera.
La via è ora interamente superabile in arrampicata libera con passaggi obbligatori di 6B, in particolare sui nuovi tiri.
Sicuramente una delle vie più belle e varie dello Specchio e di Sea, facilmente abbinabile, per le cordate più veloci, alla vicina “Supercontroles”.
I fix piazzati sui tiri originali evitano di dover prevedere chiodi e martello. Via ripristinata grazie al contributo di Sigfried Stohr, uno dei due primi salitori.
Avvicinamento
L’avvicinamento varia dai 45-60 minuti per le strutture più vicine fino alle due ore e oltre per quelle ubicate nei posti più reconditi. Fondamentale essere sempre aggiornati sulle previsioni metereologiche prima di intraprendere qualsiasi scalata.
Gli interventi in progetto o già realizzati dall’associazione Rocciatori Val di Sea non hanno l’intento di “mettere in sicurezza” gli itinerari del Vallone bensì di cercare di sostituire, almeno in parte e nei limiti del possibile, l’attrezzatura presente considerata vetusta e soggettivamente non più affidabile. Nessuna delle vie del Vallone presenta o presenterà una chiodatura “plaisir” e nessuna ha subito o subirà una chiodatura integrale a fix. La pubblicizzazione, il rinnovamento o piazzamento di attrezzatura non implica che l’associazione, o chi per essa, intenda arrogarsi la custodia o la manutenzione del luogo e di quello che vi è collocato, né che garantisca la “sicurezza” o l’esclusione di incidenti dovuti a cedimenti di chiodi, protezioni fisse, massi ecc.. Si precisa che l’opera intrapresa NON ha fini di lucro o commerciali ma solamente l’intento di riportare alla luce vie oggi dimenticate.
E’ pertanto esclusivo onere dell’arrampicatore, che percorrerà tali vie, valutare con occhio critico lo stato della chiodatura in loco, eventualmente sostituendo o integrando parte degli ancoraggi fissi (quali ad esempio cordoni, maillon rapide, chiodi tradizionali) ed intraprendendo la scalata solo se ritiene di possedere adeguate capacità tecniche-psico-fisiche (capacità a proteggersi con mezzi amovibili, capacità di valutazione e ricerca del percorso). Essendo inoltre le strutture rocciose soggette ad assestamenti e potenziali crolli l’arrampicatore dovrà essere in grado di verificare con occhio critico eventuali lame o blocchi instabili, rinunciando alla scalata in caso di pericolo.
Via stupenda che supera interamente lo Specchio sfruttando una successione di placche e fessure.
Il restauro del 2016 ha contribuito a rendere più continua ed omogenea la via, eliminando il primo tiro di III+ erboso e l’ultimo di difficile realizzazione in libera.
La via è ora interamente superabile in arrampicata libera con passaggi obbligatori di 6B, in particolare sui nuovi tiri.
Sicuramente una delle vie più belle e varie dello Specchio e di Sea, facilmente abbinabile, per le cordate più veloci, alla vicina “Supercontroles”.
I fix piazzati sui tiri originali evitano di dover prevedere chiodi e martello. Via ripristinata grazie al contributo di Sigfried Stohr, uno dei due primi salitori.
Da Forno Alpi Graie percorrere la strada che porta al Santuario della Madonna Nera e parcheggiare in prossimità del bivio con il Vallone di Sea.
Seguire la strada sterrata fino al suo termine, non proseguire sul sentiero ma guadare il torrente Stura riprendendo dalla riva opposta la strada che porta alle prese dell’acquedotto.
Giunti alle costruzioni risalire la pietraia alla loro destra seguendo diversi ometti e portarsi alla base della parete.
La via attacca proprio sul sentiero dove questo taglia verso sinistra a mezzacosta, tra le vie “Sogno di Sea” e “Supercontroles”.
Scritta alla base (attacco a quota 1600 m circa, 400m di dislivello, 1 h circa).
1 serie di friends BD fino al n°4, conviene raddoppiare le misure medie fino al 2 BD, in particolare per il terzo tiro. Corde da 60m (la seconda doppia è molto lunga).
Descrizione
Seguire la strada sterrata fino al suo termine, non proseguire sul sentiero ma guadare il torrente Stura riprendendo dalla riva opposta la strada che porta alle prese dell’acquedotto.
Giunti alle costruzioni risalire la pietraia alla loro destra seguendo diversi ometti e portarsi alla base della parete.
La via attacca proprio sul sentiero dove questo taglia verso sinistra a mezzacosta, tra le vie “Sogno di Sea” e “Supercontroles”.
Scritta alla base (attacco a quota 1600 m circa, 400m di dislivello, 1 h circa).
1 serie di friends BD fino al n°4, conviene raddoppiare le misure medie fino al 2 BD, in particolare per il terzo tiro. Corde da 60m (la seconda doppia è molto lunga).
- L1) Tiro nuovo 2016 (la via originale passava sulla rampa erbosa di sinistra con difficoltà massime di III+). Attaccare a destra di una larga fessura e superare per circa 50m il bel muro con una sezione molto delicata su piccole prese verso la sua fine. 10 fix. Sosta con catena. 6B+, utile un friend 0,5 BD.
- L2) Salire direttamente sopra la sosta fino a un fix, ascendere quindi a destra verso un marcato diedro fessurato, salirlo e al suo termine spostarsi nuovamente verso sinistra afferrando una lama orizzontale, fino a un altro marcato diedro. Risalirlo e uscire a sinistra (fix) sulla placca e quindi su uno spigoletto che permette di raggiungere un’ampia terrazza erbosa. 2 fix. Sosta con catena a destra di una grande lama che si appoggia sulle lisce placche. Tiro di quasi 50m, attenzione agli attriti. 6A+, prevedere una serie di BD dallo 0.3 al 3.
- L3) Risalire il lato destro della lama e quindi superare la lunga e bella fessura (2 fix) sino a dei piccoli gradini dove si esaurisce. Traversare quindi verso sinistra in placca (1 fix) fino a un diedro che interrompe due tettini. Superarli e proseguire in fessura fino alla sosta appesi sotto un tetto fessurato (2 fix). In tutto 5 fix, sosta con 2 fix da collegare. Tiro di circa 55m, attenzione agli attriti. 6B. Una serie di BD raddoppiando misure medio piccole (la fessura è molto lunga e dipende da quanto ci si vuole proteggere, il 3 doppio non serve).
- L4) Superare il tetto fessurato (ottimo friend 3 BD) e proseguire quindi per la stupenda larga fessura in Dulfer (2 fix) fino a una comoda cengia. Prevedere un 3 BD, un 4 BD e uno 0.5 BD per l’uscita. In tutto 2 fix e sosta con catena. 6B.
- L5) Tiro nuovo 2016 (l’originale, chiodato dall’alto da Grassi e mai salito dal basso, passava a sinistra su una liscia placca, 2 vecchi spit visibili). Dalla sosta seguire la linea dei fix che traversando verso destra porta a superare un bellissimo muro giallastro con un difficile ribaltamento (passaggio chiave della via). Dopo si segue più facilmente una bella placca e un diedro fino a un comodo pulpito sulla sommità della parete. In tutto 11 fix più sosta con catena. Prevedere solo un paio di friend medi (un 1 BD ed eventualmente misure tipo 0.5 e 0.75 BD per il diedro finale). 6C.
Discesa:
Con 4 doppie su soste con catena.
La via originale fu aperta il 3 ottobre 1986 da G.C. Grassi e S. Stohr, la versione 2016 è stata realizzata da L. e M. Enrico tra il 17 e il 21 agosto 2016 insieme a F. Parussa e D. Margiotta “Camisa”.
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