Tutti i punti di appoggio sono molto accoglienti.
Dal piazzale sterrato adibito a parcheggio, si sale a fianco dell’Albergo dei Forni, dove si incontrano le paline segnaletiche dei vari sentieri. Si segue la strada sterrata con indicazione rifugio Pizzini – Rifugio Casati e Cima Solda, trascurando altre deviazioni (Monte Confinale e Rifugio Branca).
Dopo alcuni tornanti in forte salita, la strada (utilizzata dalle jeep) si immette nella lunga Val Cedec, percorrendola sul lato sinistro, in salita ora più dolce ma costante. In fondo è già visibile il Rifugio Pizzini. A circa metà del lunghissimo rettilineo si incontra una sorgente con fontana.
Raggiunto il Rifugio Pizzini 2700 m, si continua lungo la strada di servizio che attraversa raggiungendo la partenza della teleferica per il Rifugio Casati.
Il sentiero prosegue ora a destra, in leggera discesa per attraversare un ponte, e quindi molto ampio riprende a salire ripido nella pietraia, superando agevolmente la bastionata rocciosa che sorregge il Rifugio Casati. Un breve tratto più ripido è attrezzato con alcune catene e scalini artificiali, ma il passaggio è elementare.
Si arriva così alla stazione a monte della teleferica e quindi alle costruzioni del Rifugio Casati e Guasti 3269 m. Si prosegue a fianco del rifugio Guasti, per poi scendere di pochi metri in una zona con ruderi bellici (è presente anche una breve trincea), per poi iniziare la salita finale del pendio detritico (o nevoso a inizio stagione) che porta alla bella croce di vetta, realizzata con una parte di residuo di un cannone.
Discesa per lo stesso percorso di salita; volendo una volta tornati al al rifugio Casati, si può attraversare la parte bassa (quasi pianeggiante) del ghiacciaio raggiungendo in 15’ la Cima dei Tre Cannoni (sono presenti appunto i tre cannoni lungo la cresta sotto la cima); tenendo presente però che si attraversa un ghiacciaio con possibili crepacci (piccoli) e che occorrono i ramponi.
Una volta tornati al Pizzini invece, si può proseguire, attraversando un ponte, lungo il sentiero che percorre la sponda opposta della Val Cedec toccando Malga dei Forni, e quindi tornando al parcheggio.