Si imbocca il sentiero 153 che si inoltra sopra la Valle Asinina, prima in piano, poi in dolce salita attraversando boschi di latifoglie con prevalenza di faggi fino a raggiungere Baita Baciamorti (1453 m.), dove la vegetazione dirada lasciando spazio ai pascoli, poi fino al Passo Baciamorti (1543 m.).
Qui passa il sentiero 101, che sale da Cassiglio e prosegue lungo la valle a base del Pizzo Baciamorti, ma si abbandona e si imbocca a destra il sentierino , non segnalato, ma ben visibile, che sale seguendo il percorso di cresta SE verso la cima del Pizzo Baciamorti.
Si sale la facile, panoramica, lunga cresta pascoliva, ripida solo nell’ultimo tratto, che culmina ai 2009 m del Pizzo Baciamorti . Bellissimo il panorama a sud sulla Valle Taleggio col Venturosa ed il Cancervo, a nord sulla Valle Stabina col gruppo del Tre Signori, ad ovest verso il Resegone, le Grigne, il Sodadura e lo Zuccone Campelli , ad est verso Menna, Arera, Presolana e le Alpi Orobie. Continuando sulla cresta di vetta si giunge ben presto Cima Aralata (2003 m) , da dove per ripido tracciato, si cala verso ovest alla Baita Cabretondo (1869 m) .
Ritrovato qui il Sentiero delle Orobie (segnavia 101) si percorre fino a raggiungere la Bocchetta e la Baita di Regadur (1853 m), si prosegue in direzione Monte Sodadura, seguendo il 101, ma stando sulle panoramiche alture sovrastanti. Al Passo di Sodadura si risale la bella piramide triangolare salendo la traccia sul filo della ripida cresta erbosa rocciosa SE.
Si raggiunge la vetta del Monte Sodadura (2010 m) ove sono poste una croce ed una bella Madonnina di bronzo collocata sulla cima di un particolare piedistallo rosso. Si scende quindi al Passo di Sodadura e seguendo una traccia non segnata si scende alla Casera Aralalta (1730 m) dove si recupera il sentiero 9 DOL che guida fino ai Piani d’Alben e al Rif. Gherardi (1650 m).
Da qui a sinistra la strada gippabile che riporta a Capo Foppa.