Seguire il sentiero che porta al canale Majore ma abbandonarlo presto per salire nella faggeta lungo la massima pendenza, senza percorso obbligato. Con buone condizioni (terreno innevato e neve indurita) si procede rapidamente e in circa 1 h si raggiungono pendii un po' più ripidi, situati alla fine del bosco e alla base delle prime rocce dello Sperone di Mezzo, lunga e frastagliata dorsale che delimita alla destra orografica il canale Majore. Qui l'orientamento non è semplice: la Via di Sinistra originale attacca sulla destra, quasi in prossimità del canale Majore, per una rampa obliqua da destra a sinistra, evidente da lontano ma non dal basso. Molto più a sinistra, e a sinistra di uno speroncino alberato e roccioso, un canalino non molto largo sale ripido e dritto fra le rocce e gli ultimi alberi (quota sui 1650-1700 m).
Salire dritti nel ripido canalino, battuto dalle slavine (50-55°). Dove piega un po’ a destra su pendenze un po’ più dolci, rimanere sempre nel solco principale, fin sotto a un tratto più ripido con rocce. Qui salire in leggera diagonale verso destra, costeggiando a destra le rocce e avvicinandosi al filo di una crestina nevosa (passaggi fino a 60-70° anche un po’ esposti), fino a sbucare in cima a una specie di spalla dove termina la crestina suddetta. Da qui, traversando su terreno facile ed evidente verso destra, ci si ricollega con la grande rampa-canale iniziale della via originaria (35-40°).
La rampa termina a una specie di sella, al di sopra della quale un evidente canalino si insinua fra le rocce in alto. Si raggiunge tale canalino superando una breve fascia rocciosa nel punto più conveniente (60° o misto, III-). Raggiunto il canale lo si segue su pendenze agevoli (45-50°), tenendo la destra a una biforcazione; dopo un piccolo scalino più ripido (55-60°) si esce per facili pendii sulla cresta dello Sperone di Mezzo, in prossimità della Cima L’Aquila che in breve si raggiunge.
Discesa: si può seguire, con attenzione, la via di salita, prendendo in basso la grande rampa (max 45°) e non la variante iniziale. Oppure, se l’orario e le condizioni lo consentono, si può proseguire lungo tutta la lunga cresta dello Sperone di Mezzo (passaggi esposti fino al II-III grado, alcune doppie utili; vedere bibliografia anche per eventuali altre vie di fuga) fino all’antecima del Sirente, per poi scendere dal canale Majore.
Si descrive qui una piccola variante iniziale aperta dallo scrivente (D. Carriero) il 20 febbraio 2017.
- Bibliografia:
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