Itinerario notevole per dislivello, che si aggira sui 2250 m, e sviluppo, sui 20 km.
Buona parte dell’itinerario e’ nel bosco, ma con scorci panoramici vari, soprattutto agli alpeggi.
Ambiente isolato e reso selvaggio dalla presenza di neve, la quale deve essere ben valutata non solo per le condizioni ma anche per la quantita’.
Questa proposta e’ da considerasi la via semi-invernale, in presenza di poca neve ed in condizioni sicure, in quanto l’itinerario non e’ adatto allo scialpinismo ed alle racchette.
La via normale e’ praticabile in condizioni pulite, in quanto il percorso passa piu’ alto, tagliando i ripidi pendii della cresta che unisce la Cima di Grana Rossa alla Cima di Grana Bianca, con oltretutto il passaggio in vari canalini. C’e la possibilita’ di partire anche da Dagro 1367 m, localita’ raggiungibile pagando biglietto di 5 chf acquistabile presso bar, oppure prendendo la Funivia a Malvaglia .
Si parte da Motto 440 m, dove ci sono diverse, ma non moltissime, possibilita’ di parcheggio.
Poco dopo la chiesa si trovano le indicazioni ed immediatamente la bella mulattiera parte ripida e diretta nel bosco, superando le varie balze, passando per l’Alpe Stabbio 1162 m, alpeggio molto grazioso ed in perfetta posizione panoramica, poi per l’Alpe Primaste’ 1424 m, ed infine per l’Alpe Doisgia 1833 m.
Da quest’ultima ormai la cima e’ ben visibile, così come il percorso da effettuarsi tra paretine e canalini.
Dall’Alpe Doisgia si continuano a seguire i segni bianco-rossi ancora nel bosco, si fa un breve traversino discendente per guadare un piccolo torrentello, e si recupera il sentiero sul lato sx.
Si supera poi un canalino, e si raggiungono i ruderi di un alpeggio.
Da questo si prosegue in direzione NW, inizialmente in falsopiano, poi si perde un po’ di quota per abbassarsi in una piccola valletta dove passare il torrente, qua si trova un masso con un segno giallo-rosso, e da qua in poi non ci sono piu’ segni.
Guadato il torrente si risale brevemente raggiungendo un piccolo pianoro, si risale sulla dx seguendo tracce di sentiero, dopo di che si prosegue linearmente, scegliendo il percorso migliore, in base alle condizioni, tra canalini e pendii ripidi, con tratti di circa 35°, e tratti di cresta.
La cresta si fa poi ampia e meno ripida fino a raggiungere l’anticima, dalla quale ci si abbassa di qualche metro e si raggiunge facilmente la cima con croce e stazione meteo, 2580 m.
Sottostante si vede il bel falsopiano dove si arriverebbe facendo la via normale, e si vedono dei tratti di sentiero che tagliano i ripidi pendii.
- Cartografia:
- kompass val Maggia