Il Sibolet si presta a vari concantenamenti, come Punta Tempesta, Rocca Negra, Il Pelvo ed anche lo stesso Tibert.
Dal Santuario di San Magno si passa oltre il Rifugio Maraman (aperto anche in inverno) e quindi si procede lungo la strada asfaltata (o innevata) che nel periodo estivo conduce al Colle Fauniera.
Dopo circa 2 km in prossimità di un primo ponte si può deviare a destra sul sentiero gta salendo ad una baita visibile sopra un piccolo promontorio, il che consente di evitare un lungo semicerchio che compie la strada. Da questa baita isolata si scende lievemente ad una conca, per poi superare un dosso che precede un ripiano: qui occorre nuovamente scendere 10 m intercettando la sottostante strada, che ora andrà seguita fino al termine di un lungo rettilineo finchè sulla destra si dirama il Vallone della Miniera.
Si abbandona quindi in maniera definitiva la strada, salendo o per i pendii alla sinistra del ruscello, oppure per un altro pendio più assolato sulla destra sotto il versante sud di Cima Reina. In entrambi i casi con percorso piuttosto dolce si raggiunge una conca, dove è presente una costruzione. Qui si può o salire il ripido pendio sulla sinistra oppure continuare in un breve canalone sulla sinistra rispetto a dei torrioni di roccia, finchè in entrambi i casi si sbuca sul plateau superiore che conduce alla cima, ormai visibile.
Senza percorso obbligato si sale il dolce pendio senza alcuna difficoltà.
Variante: poco prima di raggiungere la cima, si volge verso destra (sud est) e percorrendo o la dorsale oppure dei comodi pendii sospesi in circa 15’ si può raggiungere la poco nota Cima Reina 2502 m, che si presenta come una allungato pendio che poi precipita sul fondovalle.
Dal Sibolet, volendo compiere l’anello, si scende facilmente dal versante opposto, restando sullo spartiacque tra Val Maira e Grana. Una brevissima risalita con aggiramento di alcune roccette adduce alla piccola depressione del Colle Sibolet, da cui (previa valutazione della stabilità del manto nevoso) è possibile iniziare la discesa verso il Santuario. Sempre dal colle è altresì possibile proseguire verso la non lontana Punta Tempesta (20-30’) dalla quale poi si scende al Colle Intersile.
Scendendo invece il Vallone Sibolet, si affronta un primo pendio un po’ più ripido, per poi proseguire su terreno più facile, sempre incassato tra le pendici del Sibolet e del Tibert.
Senza scendere eccessivamente sul fondo del vallone, ma restando tendenzialmente sotto le pendici del Tibert si perde progressivamente quota, ancora un breve pendio più ripido e poi via via il vallone dopo una strettoia si allarga fino a raggiungere le Grange Sibolet, e successivamente le Grange Nollo.
Da qui in breve si torna al Santuario di San Magno
- Cartografia:
- Igc 111 Valle Maira