Dal Santuario di San Magno si passa oltre il Rifugio Maraman (aperto anche in inverno) e quindi si procede lungo la strada asfaltata (o innevata) che nel periodo estivo conduce al Colle Fauniera. La si segue lungamente fino a raggiungere a circa 2100 m l’ingresso del Vallone della Miniera, sotto la Rocca Negra a sinistra e il versante sud di Cima Reina a destra.
Si abbandona quindi in maniera definitiva la strada, salendo o per i pendii alla sinistra del ruscello, oppure per un altro pendio più assolato sulla destra sotto il versante sud di Cima Reina. In entrambi i casi con percorso piuttosto dolce si raggiunge una conca, dove è presente una costruzione. Qui si può o salire il ripido pendio sulla sinistra oppure continuare in un breve canalone sulla sinistra rispetto a dei torrioni di roccia, finchè in entrambi i casi si sbuca sul plateau superiore che conduce alla cima, ormai visibile.
Senza percorso obbligato si sale il dolce pendio senza alcuna difficoltà fino in cima al Sibolet 2582 m.
Dal Sibolet, volendo compiere l’anello, si scende facilmente dal versante opposto, restando sullo spartiacque tra Val Maira e Grana. Una brevissima risalita con aggiramento di alcune roccette adduce alla piccola depressione del Colle Sibolet, da cui (previa valutazione della stabilità del manto nevoso) è possibile iniziare la discesa verso il Santuario. Sempre dal colle è altresì possibile proseguire verso la non lontana Punta Tempesta (20-30’) dalla quale poi si scende al Colle Intersile.
Scendendo invece il Vallone Sibolet, si affronta un primo pendio un po’ più ripido, per poi proseguire su terreno più facile, sempre incassato tra le pendici del Sibolet e del Tibert. Si può scegliere se compiere la discesa sul versante sotto il Sibolet, più ombroso quindi possibilità di trovare neve farinosa, oppure se mantenersi sui pendii sotto il Tibert, più assolati con neve eventualmente trasformata.
In entrambi i casi si giunge Grange Sibolet, e successivamente le Grange Nollo. Da qui in breve si torna al Santuario di San Magno o sfruttando gli ampi prati.
- Cartografia:
- cartina IGC Valli Maira Grana Stura