Si tratta di un percorso adatto a tutti , senza pericoli oggettivi, ma con un notevole dislivello e sviluppo che richiede quindi un minimo di allenamento. Si possono avere problemi (anche seri) in caso di nebbia perchè diventa difficilissimo orientarsi senza strumenti adatti (GPS).
Poichè è simile al vicino itinerario di Macchie Piane, è preferibile a quest'ultimo in caso di forte innevamento e se si è obbligati a partire da basse quote.
Il primo tratto è quello più problematico perchè a tratti la pista non è molto evidente. Quando questo accade occorre aggirare gli ostacoli (alberi o arbusti) e comunque puntare alla strada che taglia tutto il versante a quota 1350 circa.
Accesso
Dalla Salaria (SS 4), uscire a Saletta (Amatrice) e seguire le indicazioni per Cossito. Parcheggiare poco oltre il ponte sul torrente Lagozzo.
Relazione
Dal ponte (980 m circa), prendere la pista che aggira una casa e si inoltre nella valle. In piano si continua e si attraversa un primo fosso (1042 m, fosso delle Macchie, 0.15 ore), e poco oltre un secondo (1063 m, fosso Ralara). Sempre in leggera salita si raggiunge un bivio, prendere a destra e continuare in salita tra muretti che delimitano la pista. Costeggiando sempre il fosso sulla destra si sale nella valle (alcuni tratti della pista sono ostruiti e vanno aggirati sulla destra) fino a raggiungere la strada che taglia tutto il versante (1350 circa, 1.20 ore, chuse ENEL a sinistra). Contiuare a destra e appena possibile obliquare fino a raggiungere delle radure. Per queste si risale (coste Lepri) fino a che il bosco si fa sempre più rado. Ad una piana obliquare verso sinistra aggirando un boschetto sulla cresta. Una volta raggiunto il dosso costeggiare le piante fino a dove terminano. Da qui seguire il lunghissimo costone tenendosi a sinistra di un vallone. Sempre dritti si raggiunge la cresta nord di Pizzo di Sevo e per questa in vetta (2411 m, 4 ore ).
Discesa
Per l’itinerario di salita (1.30 ore).