Dal Colle del Ciardonnet raggiungere il Colle Sperina e di qui la Cima del Freidur; procedendo in direzione del Colle Aragno, passando poco al di sotto del monumento il sentiero, prima in piano poi in leggera discesa, conduce abbastanza comodamente alla baita di cui sopra (1,15 circa).
Si attacca a ds. Della fascia di tetti che sbarra la prima parte dello sperone. Superare una placca biancastra venata da filoni intrusivi di quarzo (III+), vincere lo strapiombo che domina la placca (V, 2 ch) e superare verso dx una placca/muro di alcuni metri (IV+, 1 ch); raggiunta una cengia erbosa percorrerla verso sx e raggiungere una piantina sul filo di spigolo (IV e passo V, 1 ch) quindi proseguire per una decina di metri guadagnando una vasta terrazza con albero. Seguire il filo dello sperone per 30 m (III) giungendo ai piedi di un diedro aperto; attaccare il diedro il leggero strapiombo (IV+, 1 ch) e raggiungere quindi la sommità dello sperone.
Ore 1,30 – info G.C. Grassi
VARIANTE
È possibile attaccare direttamente lo strapiombo basale nel suo punto più debole (VI+, 2 ch visibili dal basso…) e ricongiungersi con la parte alta della via.
DISCESA
Calarsi in doppia da una pianta sul lato nord (20 m) giungendo ad un colletto, da cui si scende comodamente su traccia di sentiero sul lato ovest ed in pochi minuti si torna alla base dello sperone.
Nel gennaio 1968 la cordata Appiano-Altavilla-Grassi-Re-Santunione ha tracciato la via dello “Sperone Sud”, di difficoltà medio/facile e tutt’ora priva di attrezzatura fissa (a novembre 2011 abbiamo trovato 5 chiodi in loco).
- Bibliografia:
- Rocca Sbarua e Monte Tre Denti - G.P. Motti