Si tenga presente però che ciò comporta un fastidioso ed alquanto prolungato (circa 1,5 Km) traverso in falsopiano in direzione Sud-Est lungo i pendii sud-occidentali di Serra Rufigno ,prima che si possa riprendere una salita più sostenuta.
Si parcheggia appena prima del paese e si riscende verso il tornante della strada.Subito a dx c’è una mulattiera chiusa con catena.Si segue la mulattiera e si continua per vasti pendii fino ad una larga sella (q.1166).Senza perdere quota nella conca retrostante (Prata di Castro),si gira a sx, mantenendosi alla quota di 1170 circa e lambendo la base meridionale di Colle Ciambrone.
Ci si trova di fronte un dosso leggermente alberato.Si segue l’invito costituito da una radura triangolare situata nel versante Nord-Ovest del dosso.Al culmine della radura si piega a dx,uscendo sul filo del dosso.Si segue il filo del dosso inizialmente costeggiando il bosco rado,poi in campo aperto.Dopo la q.1500 circa il dosso ripiana.Si continua con moderata pendenza verso un’ultima macchia di faggi dalla forma circolare.Attraversata la faggeta si prosegue per ampi e aperti pendii in direzione Est verso la sommità della Serra Rufigno (Colle Nevera Q.1858).
Discesa lungo lo stesso percorso.
- Cartografia:
- Carta 1:25000 Az.Sogg. Scanno e/o Villalago
- Bibliografia:
- Mazzoleni: