Parcheggiata l’auto, a piedi su strada sterrata, in pochi minuti si raggiunge il valico a quota 1573 m. Dall’altra parte, si scende in direzione Sud-Est di 100 metri di quota nella valle sottostante chiamata Vacquarro.
Qui la via, prima di raggiungere il Torrente Frido, si biforca; quella di destra inizia subito a salire e porta sui prati del Colle Gaudolino, quella di sinistra (che prendiamo) segue per alcune centinaia di metri il torrente e poi piega a destra nel bosco. Sale con qualche tornante ed esce in una radura a quota 1510 m, circa, direzione Sud.
Al rientro nella macchia (Bosco di Chiaromonte) la via riprende la direzione Sud-Est; dopo una curva si trascura uno stradino secondario sulla destra, quota 1518 m, e si continua a salire con qualche tratto dissestato e ripido.
A quota 1680 m sulla sinistra c’è un piccolo sentiero che in 5 minuti porta al ruscello sottostante; qui c’è un’ottima sorgente (Fontana di Rummo, 1670 m) dove si può eventualmente fare rifornimento d’acqua (il bivio, nella ricognizione fatta il giorno 8 Settembre 2014, è indicato da tabelle escursionistiche).
Ritornati sulla strada principale, a quota 1800 m si esce dal bosco (1,15 ore – 4,5 Km – ascesa 300 m); davanti si ha un vastissimo altopiano circondato dalla gran parte dei monti superiori ai 2000 metri del Parco Nazionale del Pollino.
L’altopiano, prendendo come riferimento il sentiero che stiamo percorrendo e che lo taglia in due, prende il nome, a destra, di Piano di Toscano (versante Nord-Est del Monte Pollino), a sinistra, di Piana del Pollino (versante Sud-Ovest della Grande Porta del Pollino). I due piani vengono chiamati genericamente “Piani di Pollino”
Si sale verso la Piana del Pollino, direzione Est, cercando di raggiungere la parte settentrionale del costone della Serra delle Ciavole che abbiamo di fronte.
A quota 1950 m circa, si intercetta un sentiero (segnato da un cartello escursionistico) che in direzione Sud-Est raggiunge la cresta della Serra delle Ciavole; comunque la via non è obbligata, si può salire anche senza sentiero districandosi tra i pini loricati e le roccette.
Si segue la cresta a destra (Sud) ed in pochi minuti si raggiunge il punto più alto 2130 m. Senza nessun problema, aggirando alcune rocce, si tocca anche la quota di 2127 m segnata su IGM come vetta della Serra delle Ciavole (1,15 ore dall’uscita dal bosco – 3,5 Km).
Ritornati ai piedi del costone della Serra delle Ciavole, quota 1950 m, si continua in direzione Nord passando presso la Grande Porta del Pollino.
Si può seguire un sentiero evidenziato da poco tempo con dei sassi, oppure salire direttamente sulla Serretta della Porticella, quota 2000 m (paesaggisticamente più bello perché si passa accanto ad enormi pini loricati); è possibile così scendere dall’altra parte su un evidente sentiero e salire sulla Serra di Crispo, quota 2053 m, seguendo una cresta molto panoramica (1,15 ore dalla Serra delle Ciavole – 4 Km).
Stessa via al ritorno (naturalmente non passando sulla Serra delle Ciavole) 2,30 ore – 8 Km.