Dalle grange Thuras Inferiori si prosegue lungo la sterrata fino alle Grange Thuras Superiori (2071 m). Si segue ancora la strada per un tratto per poi piegare a sx (indicazione Colle del Pelvo, segnavia 621) in corrispondenza della piccola valletta dove scende il rio Serpentiera.
La traccia risale a tornanti l’erboso pendio tenendosi dapprima sulla sinistra idrografica del rio e passando poi sulla sua destra idrografica. Prima per pendii erbosi poi sfasciumi e rocce rotte in direzione dell’evidente Colle del Pelvo 3060 m.
Abbandonare la traccia a quota 2950-3000 m poco prima del colle, per tagliare a destra il grande ghiaione che scende dalla punta Serpentiera.
Cercare di raggiungere una zona sottostante una piccola parete rocciosa sulla cresta, quanto basta per evitare (in basso) delle fastidiose placche rocciose inclinate, scivolose in quanto cariche di detriti.
Il ghiaione è abbastanza stabile ma è prudente evitare le zone con roccia sottostante.
Giunti a metà del ghiaione, con la zona della vetta sopra la testa, si può continuare a salire in corrispondenza di una specie di nervatura di grosse rocce in linea verticale, qui il terreno è stabile e si alternano tratti di pietraia e sfasciumi ad altri di terriccio ed erba (poca ma è l’unica zona erbosa del versante). Si notano numerosi ometti e a tratti spuntano tracce di sentiero. Si punta al castello di roccette sommitali senza percorso obbligato, la parte superiore della pietraia è meno ripida e più comoda, fino alla piccola croce di vetta che si vede soltanto all’ultimo.
Per la discesa è possibile seguire una labile traccia che percorre la cresta ovest, priva di difficoltà, fino a 2800 m quando con un taglio verso destra tra scasciumi ed erba si ritorna nel vallone del Rio Serpentiera, e quindi al sentiero percorso in salita.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.2 Alta Valle di Susa, Alta Val Chisone