L1: con un passo difficile (azzerabile) si raggiunge una bella lama che si segue fino al primo albero sulla destra dove si sosta. 6a+ poi 5a, 20 m.
L2: facile diedrino poi salto verticale, si sale su qualche teppa, si raggiunge una bella fessura perfettamente dritta che si segue fino alla fine alla base di un diedro. Sosta da attrezzare. 4c, 20m.
L3: si sale l’evidente diedro uscendo sulla grossa cengia. Sosta su albero. 5b, 20m.
L4: Si risale la cengia traversando verso destra, si giunge a tre diedri affiancati, si sale quello centrale (a sx c’è lo spit di un’altra via) che si guadagna con una facile placca sprotetta. Qui inizia l’artificiale per superare il tetto (3 ch.), e gran parte del diedro (fattibile in libera, solo da pulire). Sosta su chiodi, 5c e A2, 30m.
L5: continuare nel diedro seguendo una fessura che traversa sotto un tetto poi si raddrizza ed esce su una cengia (2 ch.). A sx si trova la sosta a spit di don’t worry be wet. 5b e A1, 20m.
Discesa: con una doppia da L5 fino al cengione, poi un’altra dall’albero di L3 fino alla base.