Per quanto percorribile praticamente tutto l'anno, il periodo migliore va sicuramente da novembre a fine marzo. Va inoltre tenuto presente che, pur essendo stato originariamente segnalato con cartelli e segni di vernice, il percorso è attualmente spesso difficilmente identificabile a causa dell'effetto del tempo e di qualche atto vandalico (senza dimenticare che spesso ci si muove in un dedalo di strade agricole in cui può essere difficile orientarsi). Si consiglia di scaricare le tracce sul sito del CAI Novara.
La tappa 11 segna il passaggio dalla pianura ai primi rilievi collinari; in lontananza, meteo permettendo, sempre ben visibile il Monte Rosa.
Raggiunto il complesso della Badia di Dulzago, che merita una visita, si parcheggia presso l’ingresso Nord dove è posto il cartello di inizio della tappa, si prosegue sulla strada sterrata fino a un primo bivio dove si va a sx a raggiungere la SP102 che si percorre a dx (direzione Sologno) fino a superare il ponte sul torrente Tardoppio. Si prende la prima evidente strada sterrata a dx che si percorre per circa 600 metri fino a passare una roggia tramite una precaria passerella. Proseguire verso nord su sentiero inizialmente infrascato e poi su strada sterrata sino a giungere ad Alzate di Momo. Svoltare a dx, poi ancora a sx, passando a fianco di un edificio rurale in stato di abbandono per poi procedere verso nord su traccia appena accennata. Raggiunta una strada agricola, si procede tendenzialmente sempre verso nord fino a raggiungere la SP17 Momo-Oleggio. Si va dx per circa 800 metri a dx per poi prendere a sx la strada sterrata che conduce alla località Fornaci. Attraversare la frazione sino a imboccare Via Vavrina e di qua una strada sterrata che va seguita fino a una deviazione che ci fa attraversare un campo fino a raggiungere la SP 105 Vaprio d’Agogna- Mezzomerico. Andare a dx verso Mezzomerico fino a incrociare sulla sx una strada sterrata collinare in salita che immette nella zona delle vigne e che porta infine alla località Madonna delle Vigne di Mezzomerico, dove termina la tappa. (16,6 km, tempo di percorrenza 2h 40′ circa).
Durante il periodo napoleonico, il complesso religioso venne espropriato e divenne di proprietà di una famiglia francese per poi essere ceduta ai Borromeo che infine la misero in vendita a partire dal 1879.