Parcheggiata l’auto, saliamo la rampa di scale che porta al Rifugio Pelizzo e da qui, fra le numerose opzioni di salita alla cima, scegliamo di seguire il sentiero n.736 che parte proprio dietro il rifugio, ma poco dopo di lasciarlo per seguire, a sinistra, il n.750, Sentiero Naturalistico del Matajur, che si alza dolcemente sul versante Sud con un costante panorama verso il mare. Questo sentiero è dotato, di tanto in tanto, di pannelli esplicativi che informano sulla flora, sulla fauna e sulla conformazione geologica dell’ambiente che stiamo attraversando.
Finito il versante Sud, il sentiero n.750 viene attraversato dal sentiero n.749 che sale da Montemaggiore e dirige dritto alla cima. Poco più avanti troviamo il bivacco “Marsinska Planina” perfettamente manutenuto, con aiuole e panchine. Qui il sentiero n.750 termina, confluendo nel sentiero n.725 che sale da fondovalle, e che seguiremo fino alla cima. Dal bivacco fino alle Malghe di Mersino, il sentiero sale un po’ più deciso, portandoci dal crinale Ovest al versante Nord con il panorama che si apre sulla catena slovena del Monte Stol e, più lontano, sul gruppo del Canin. Arrivati alle Malghe, il sentiero ritorna quasi pianeggiante e il colpo d’occhio va alla cappella della cima, che da qui si vede proprio di fronte.
Dalle Malghe, verso destra, tralasciamo la scorciatoia per la cima che, con una ripida salita e stretti tornanti, porta dapprima al rifugio “Dom Na Matajure” e poi alla cima seguendo il crinale Ovest. Proseguiamo invece attraversando le costruzioni delle Malghe e lungo tutto il versante fino a raggiungere, in leggera salita, il crinale Nord. Qui si apre il panorama ad Est, con la vallata di Caporetto proprio sotto ai nostri piedi e di fronte, il Monte Nero a far da padrone. Il sentiero ora punta deciso a Sud, verso la cima, che si raggiunge con la rampa più ripida di tutta l’escursione, conosciuta come “la legnata”. Sul Matajur, un piccolo cippo reca l’indicazione del confine fra Italia e Slovenia. Salendo sul grande cippo di cima, si può godere di una stupenda vista a 360 gradi.
Per la discesa, invece di prendere il sentiero che punta direttamente al Rifugio Pelizzo, continuiamo sul Sentiero Naturalistico del Matajur, che dalla cima in poi segue i cippi di confine scendendo dolcemente verso Est. in direzione Masseris. Il sentiero punta e poi attraversa una massa rocciosa irta e corrosa dagli elementi, un cosiddetto “karrer” e dirige verso il Monte Glava e da qui scende un po’ più ripido fino al bivio con il sentiero n.750 che prendiamo a destra. Il sentiero si abbassa verso l’inizio di una piccola valle proprio accanto alle sorgenti del Torrente Alberone e poi si addentra nel bosco. Seguendo il percorso con vari saliscendi ci ritroviamo accanto all’osservatorio e quindi sulla strada a poche decine di metri dal parcheggio.
- Bibliografia:
- “Escursioni e Passeggiate in Friuli – Vol.1” – ed. Messaggero Veneto