Tratto iniziale di diversi itinerari, in via di accatastamento.
Sentiero adatto a tutti gli escursionisti, con pendenza moderata.
Sentiero molto interessante per la spettacolare fioritura di centinaia di peonie selvatiche nella prima metà di giugno, e per la successiva fioritura di numerosi gigli (candidi, martagoni, di San Giovanni) e per le testimonianze storiche: antiche costruzioni perfettamente conservate, nonché per il possibile avvistamento di numerosi animali selvatici: marmotte, stambecchi, camosci, aquile, grifoni, galli forcelli e il rarissimo gipeto.
Rimanere sulla sponda orografica sinistra del torrente. Dove inizia la strada sterrata si trova una bacheca informativa con descrizione e mappa.
Seguire sempre le frecce che indicano l’Alpe Roccetta (1950 m).
Percorrere la strada sterrata, abbandonandola al guado (che svolta a sinistra) e proseguire verso destra. Il sentiero inizia quasi in piano tra due muretti a secco fino ad un alpeggio (Alpe Li Sougn), dove svolta a destra. Pochi metri dopo, al bivio, seguire verso destra per l’Alpe Roccetta. Dopo questo bivio il sentiero inizia a salire, raggiungendo un altro bivio, dove si deve svoltare a sinistra, sempre verso l’Alpe Roccetta.
Più avanti si incontra l’ultimo bivio, proseguire verso sinistra, sempre per l’Alpe Roccetta (a destra si trova invece il sentiero 214B).
Si continua nel bosco, dove poco dopo si sale una splendida scala medievale in pietra, alla sommità della quale verso destra (verso monte) si trova un larice tripartito che ospita una rara e delicata clematis alpina, che fiorisce con le peonie, nella prima metà di giugno.
Il bosco conta decine di maggiociondoli, che qui fioriscono nel mese di giugno.
Il sentiero arriva poi sui pascoli dell’Alpe Roc Piat (1701 m). Il primo edificio che si incontra sulla sinistra è una “crota” (per conservare i formaggi) con la volta a botte, tecnica rara in queste zone. Sul lato opposto del sentiero si trova un abbeveratoio medievale costruito con le “lose”.
Dopo un tratto tra due muretti a secco il sentiero svolta a destra. In corrispondenza di questa svolta si vede un bel panorama sulla prima parte della catena del Servin, con le sue cascate e, nella prima metà di giugno, abbassando lo sguardo a valle del sentiero, si scoprono le prime peonie.
Al termine di una breve salita, in corrispondenza dell’ultima baita del Roc Piat, a sinistra si trova una bella sorgente che forma una piccola pozza contornata dai fiori. Voltandosi sulla destra si vede invece una “riposa”, un sedile in pietra. Su queste “ripose” (àrposess) i pastori appoggiavano il carico quando scendevano a valle per vendere i prodotti dell’alpeggio, sotto la riposa sono ammucchiate alcune pietre: ad ogni passaggio si buttava una pietra sotto la riposa, così alla fine dell’estate i pastori potevano contare quanti viaggi erano stati fatti.
Il tracciato riprende a salire nel bosco, questo è il tratto che ospita nella prima metà di giugno la fioritura di centinaia di peonie selvatiche, basta fermarsi ed alzare lo sguardo intorno: ci si trova su un versante letteralmente invaso da peonie, in tutti gli stadi di fioritura. Poco più avanti si trova una bacheca illustrativa dedicata alle peonie.
Alla fine del bosco il sentiero arriva ai pascoli sotto l’Alpe Roccetta, dove è frequente l’avvistamento di animali selvatici: stambecchi, marmotte, camosci, aquile, galli forcelli, grifoni e il rarissimo gipeto.
Il sentiero prosegue lungo i pascoli e raggiunge l’Alpe Roccetta (1950 m). Si oltrepassa questo alpeggio e si sale ancora per pochi metri, bisogna quindi oltrepassare il piccolo rio del Crot per raggiungere un punto panoramico che permette la vista sulla catena montuosa, dominata dalla punta Servin (3109 m). Da qui si ammira anche la parte meridionale dell’enorme Vallone del Servin, che copre quasi la metà dell’intero territorio del comune di Balme.
Il ritorno avviene per lo stesso percorso seguito in salita.
Il sentiero che prosegue è riservato ad escursionisti esperti.
Fu poi utilizzato e ben conservato dai pastori, per giungere a noi in condizioni pressoché perfette.
- Cartografia:
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Fraternali 1:25000 n.8 Valli di Lanzo
https://hiking.waymarkedtrails.org/#route?id=14679793