Il Sentiero Botanico della Verna è particolarmente indicato per l’osservazione della vegetazione e della flora tipica del Roero; nel raggio di pochi chilometri attraversano infatti tre ambienti completamente diversi tra loro e in cui crescono specie di alberi e piante con esigenze particolari. Dalle zone umide e ricche d’acqua, paradiso per ontani neri, equiseto e felci, attraversando le condizioni più miti dell’ambiente “mesofilo”, per arrivare all’ambiente secco delle alture più aride in cui svettano i pini silvestri, relitti glaciali.
L’itinerario: Il Sentiero parte dalla piazzetta di Frazione Saliceto, raggiungibile in macchina in pochi minuti dall’abitato di Pocapaglia percorrendo la strada provinciale in direzione America dei Boschi (SP 340).
Qui è possibile parcheggiare l’auto e continuare a piedi nella stessa direzione lungo la Strada Boschi, un lungo rettilineo asfaltato e fiancheggiato a destra e sinistra da case e appezzamenti coltivati. Ad un bivio segnalato si imbocca la strada sterrata che piega a destra e incrocia un rigagnolo che nella stagione invernale rende particolarmente umidi i terreni di questo tratto di Sentiero. Numerosi, in quest’area, sono gli esemplari di ontano nero, dialettalmente chiamato “verna”, da cui prende il nome il Sentiero. E’ una specie igrofita che richiede la presenza costante di umidità, perciò la si rinviene in terreni acquitrinosi e, soprattutto, lungo i corsi d’acqua.
Procedendo nel cammino, il Sentiero diventa pianeggiante e dopo alcuni campi, sulla sinistra si osservano due maestosi gelsi bianchi, secondo punto espositivo che riguarda il gelso e l’allevamento dei bachi da seta.
Al bivio si imbocca la strada pianeggiante che vira a sinistra, fino a giungere in un pianoro assolato, in cui regna incontrastata la vegetazione del bosco spinoso: arbusti perenni quali la robinia, la vitalba e il rubus ulmifolius, di cui nella stagione estiva si possono gustare le ottime more.
Attraversata questa zona si oltrepassa il Rio Verna su un percorso di pietre, e qui si trova la zona più umida del Sentiero, costeggiata da fioriture di denti di cane, pervinche e anemoni epatiche, e altri ontani neri. Il Sentiero inizia poi a salire gradatamente e si entra nell’ambiente mesofilo, dove in primavera si possono ammirare le fioriture di primule, mughetti e anemoni. Al culmine della salita ci si ritrova in un querceto dove si possono osservare e mettere a confronto le diverse specie di querce. A partire dal pianoro che si incontra dopo aver attraversato il querceto, si entra nella parte del Sentiero dove la vegetazione inizia ad essere quella tipica del bosco secco, amante dei suoli aridi: numerosi sono gli esemplari di pino silvestre e roverella, ma troviamo anche la rovere (Quercus petraea) e, tra gli arbusti il ginepro, il ligustro, il biancospino, il viburno, le ginestre. Al termine della discesa svoltiamo a sinistra e il Sentiero conclude l’anello tornando in direzione Saliceto lungo il medesimo percorso dell’andata.
- Cartografia:
- www.ecomuseodellerocche.it