
Dall’abitato di Coazze, scendete la strada provinciale in direzione di Giaveno e, dopo un paio di tornanti, lasciatela imboccando la deviazione sulla vostra destra per la frazione Forno. Fatti pochi passi, sulla sinistra trovate una carrareccia erbosa che, costeggiando inizialmente un’alta siepe, scende al torrente Sangone nei pressi di una passerella pedonale in cemento e di un opificio.
Sulla sponda opposta del torrente, al di là della passerella, prendete il ripido sentiero che inizia alla vostra destra (direzione sud-ovest) e risale il versante orografico destro della valle. Senza lasciarvi ingannare dai due tratti di strada sterrata che dovete attraversare e non seguire, raggiungete lo spartiacque boscoso tra la valle del Sangone e la valletta del rio Fronteglio. Abbandonate ora il sentiero e procedete verso destra (direzione ovest) su una strada sterrata, sfiorando un pilone votivo recentemente restaurato nei pressi delle case Oliva (ore 1).
Seguendo la strada sterrata, toccate le località case Ciandet (m. 949), Seja (m. 952) e Portiglia (m. 1096, ore 2 e 30’), quest’ultima prossima al colletto del Forno che non dovete però raggiungere. Proseguendo sempre su sterrata lungo l’itinerario n. 413 – Quota Mille, in prossimità di un pilone votivo dedicato a una stazione della Via Crucis ignorate le indicazioni per la palazzina Sertorio e privilegiate invece quelle per Forno di Coazze imboccando la discesa alla vostra destra.
Raggiunto su mulattiera e varcato grazie a una passerella metallica il torrente Sangone, attraversate l’area del santuario della Madonna di Lourdes (m. 1010) fino a raggiungere la strada asfaltata proveniente da Coazze (ore 3 e 30’).Scendendo la strada asfaltata per poche
centinaia di metri, raggiungete l’Ossario dei caduti partigiani e la Fossa Comune. Risalite quindi la strada asfaltata nella direzione opposta a quella da cui siete arrivati fino a superare il campeggio “I Pianas”.
Sulla vostra sinistra inizia un sentiero (segnavia n. 414 A) che in breve conduce all’abitato abbandonato di Prese Dragone (m. 1170). Lasciato il sentiero, imboccate quindi la pista agro-silvo-pastorale che si snoda sul versante orografico sinistro della valle e seguitela fino ad incrociare la diramazione alla vostra sinistra proveniente dalla palazzina Sertorio. Attraversato il torrente Sangone grazie a un comodo guado, ancora su strada sterrata raggiungete infine la Palazzina Sertorio (m. 1454, ore 5 e 30’).
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