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Trasporti: Perosa Argentina è collegata a Torino, via Pinerolo, dalle autolinee Sadem con diverse corse giornaliere
Abbandonato Chasteiran, si continua lungo la strada sterrata che lambisce il villaggio. Toccato dopo alcuni tornanti l’alpeggio di Serre (1723 m), si prosegue lungamente in falsopiano a mezzacosta, inoltrandosi nel fondo del vallone fino alle bergerie delle Chaulieres (1843 m), che si raggiungono dopo aver attraversato il rio Bourcet su un ponticello in cemento (ore 1 e 15′ da Chasteiran). Contornati gli edifici dell’alpe recentemente ristrutturati, si piega leggermente a destra iniziando a risalire per tracce evidenti un costolone erboso che presto immette in un ampio canalone invaso di rododendri, al culmine del quale si trova il col Mean (2150 m, ore 2 e 15′), posto tra la Quota 2256 m e la Punta Raccias (2205 m).
Proseguendo lungo lo spartiacque tra i valloni Bourcet e Massello – diramazioni laterali delle più importanti valli Chisone e Germanasca -, per alcune decine di metri si contorna per prati, sul versante della val Germanasca, la citata Punta Raccias per poi iniziare a scendere verso destra lungo i ripidi Prati di Culmian digradanti sopra Massello (pericoloso con neve!).
Incrociato un sentiero che taglia in diagonale da ovest ad est, lo si segue fino a pervenire alla dolce insellatura del Colle Clapier (2010 m), posto tra la Punta Raccias e la Punta Midì (o Muret, 2210 m), dal quale si gode un ottimo colpo d’occhio sulla zona del Bourcet (ore 2 e 30′).
Scendendo ancora, dal valico ci si sposta sulla sinistra, incontrando un ormai esilissimo sentiero (segnavia n. 220) che in breve porta sulla sottostante strada sterrata dell’alpe Muret, visibile a breve distanza. Entrati nella carrareccia si continua verso valle (direzione a sinistra), affrontando un’innumerevole serie di tornanti e passando da una zona caratterizzata da praterie d’alta quota, lariceto e bosco misto di resinose e latifoglie.
Costeggiata l’isolata e recente Alpe lâ Bara (1471 m) il tracciato scende all’abitato di Peyrone (1420 m) e di qui alle Grange di Bovile (1322 m), appena oltre le quali la strada diventa bitumata e si abbassa ad un piccolo e recente edificio (cartello all’esterno La Crotto de lî Plénc) presso il quale spicca un’area attrezzata con campi da
bocce, panche e giochi per bambini (ore 4 e 30′).
Abbandonata la rotabile, si passa nel parcheggio posto di fronte alla costruzione appena citata e, puntando verso est, si entra in una splendida mulattiera lastricata e fiancheggiata da cumuli di spietramento, che tra boschi misti di larice, faggio e, più in basso, castagno, serpeggia lungo il versante sud-ovest della Punta Tre Valli scendendo con un certo vigore e tagliando pareti rocciose piuttosto esposte.
Con un ultimo tratto ombroso e pianeggiante, la mulattiera confluisce nella strada bitumata che da Pomaretto sale all’abitato di Faure. Seguita in discesa, la strada
conduce subito al nucleo di Rey (1102 m), quindi al più consistente borgo di Cerisieri (1047 m).
Entrati nel villaggio si passa davanti ad una fontana coperta da tettoia, per volgere a destra ed imboccare un bel sentiero che divalla tra prati e campi coltivati. Reincontrata la strada sopra seguita, la si discende senza più deviare, attraversando una splendida zona coltivata a vigneto (ove si produce l’ottimo vino Ramìe) e giungendo nei pressi dell’ospedale e del Tempio Valdese di Pomaretto (620 m).
Da Pomaretto, lungo la Provinciale della val Germanasca, dopo aver attraversato il ponte sul Chisone si perviene a Perosa Argentina (608 m, ore 6.