Viene descritto come il trekking più impegnativo d'Italia se non addirittura d'Europa. Certo fatto in autonomia può essere complicato per svariati motivi ma con la buona organizzazione abbiamo percorso una 50ina di km e più di 3300 metri di dislivello in 5 giorni effettivi di trekking.
L'avventura si riassume in un percorso molto tecnico e avventuroso, faticoso, a tappe, con passaggi tecnici in calate, in grotta e di arrampicata.
Consigliatissimo per panorami mozzafiato su pareti strapiombanti, mare blu e luoghi selvaggi.
1^ tappa: da Pedra Longa all’ovile di Gennirco passando per la cengia di Giradili con bagno nella spiaggia di Serra Salinas.
2^ tappa: dall’ovile di Gennirco a Portu Pedrosu passando lungo il bordo della falesia di Capo Monte Santo, promontorio che separa il Golfo di Arbatax da quello di Orosei, passaggi su scale di ginepro e brevi arrampicate di III, discesa nel canalone di Bacu Tenadili, bagno nella caletta di Portu Pedrosu.
3^ tappa: da Portu Pedrosu a Cala Goloritzè passando sulle falesie in quota e ammirando il Golfo di Orosei fino a Capo Comino, passaggio su un tronco di ginepro posto in verticale contro la falesia, bagno alla spiaggia di Goloritzè.
4^ tappa: da Cala Goloritzè a Ololbissi, sentiero sconnesso, con passaggi alpinistici, brevi arrampicate di IV grado e cinque calate in corda doppia (15-23-15-15-15). E’ la tappa più lunga. Comprese le soste il tempo di percorrenza è stato di 11 ore;
5^ tappa: da Ololbissi a Cala Sisine con difficolta alpinistiche, quattro calate in corda doppia (22-50-45-23), due arrampicate di III e IV grado, un traverso e bagno nella spiaggia di Cala Sisine;
6^ tappa: trasferimento in fuoristrada da Cala Sisine a Ololbissi e da qui inizio percorso per raggiungere la Grotta del Fico, passando per sei calate in corda doppia (35-35-35-15-10-35) e una caverna scavata nella roccia. Visita guidata alla grotta del Fico. Trasferimento in gommone a Santa Maria Navarrese passando per le calette più belle, bagno a Cala Biriola.