
Nel tratto tra la Becca di Guin e la P.Sella la roccia e' migliore di quella del settore nord della catena.
Con sentiero n.11 da Prarayer dopo 5 km di lungo lago che i piu’ fortunati percorrono in mtb, prendere a salire in direzione dell’alpe Gordze’ (diroccata) che poi al sommo di una valletta interna porta all’alpe superiore di Bella Tza Con una serie di diagonali ascendenti da dx a sx, sbiaditi segni di vernice gialla ometti sparsi e tracce di sentiero consentono di guadagnare i moderatamente ripidi pendii detritici che in vista del Ghiacciaio delle Grandes Murailles sulla sx salendo conducono presto alla tondeggiante vetta della Petit Tete de Bella Tza.
La prima parte del tragitto e’ in comune con la salita al Bivacco Tete Roeses. Tagliare sotto la Grand Tete de Bella Tza per prendere la traccia dei Camosci che in traverso esposto consente di guadagnare le prime lingue del Ghiacciaio al suo estremo lembo sud.
Percorrelo entrando in una valletta che stringendosi in alto con una serie di brevi balze rocciose (possibilita di rifornirsi d’acqua sgorgante dalle roccie) e un ultimo tratto su neve si arriva al Col Budden ove a picco nel vuoto giace lo spartano bivacco Paoluccio (ore 5-6 da Place Moulin).
Secondo giorno: Dal Bivacco Paoluccio al Col Budden tenendo il filo di cresta, prendere a salire a dx del triangolo culminante con l’anticima della Becca di Guin, specie di spalla della punta citata. Per una serie di canali cengie e placche (roccia in genere viscida e lichenosa, sfavorevolmente esposta che consiglia attenzione massima nel salirla specie quando la roccia e’ ancora bagnata a seguito di pioggie serali e affrontata nelle prime ore del mattino). Passi di III, III+, II nei pressi della spalla (3760m), raggiungibile in 45min. 1 ora dal bivacco. Tenenendo il filo di cresta sommitale un alternanza di saliscendi interposti da lunghi tratti orizzontali su roccia in genere malsicura con frequenti aggiramenti del filo sul lato ovest, conduce con percorso panoramico e altri 45min, 1 ora max. in vetta alla Becca di Guin (3805m II° qualche passo di III°. Sempre mantenendo il filo scendere alla massima depressione della cresta separante quest’ultima importante elevazione, una montagna fine a se stessa, dalla P.Sella dove la Traversata ha termine. Procedere per la Giordano la Punta gemella appena oltre l’insellatura che la separa dalla P.Sella vera e propria, comporta esporsi a rischi troppo elevati ai fini della sicurezza causa l’estrema friabilita’ della roccia che ne aumenta inoltre a dismisura la difficolta’ tecnica del procedere. Sconsigliato nel modo piu’ assoluto avventurarsi oltre questa soglia. Se ne consiglia il ritorno per stessa via in quanto ritenuto migliore e piu’ sicuro in assoluto con riapprodo al Bivacco. Giunti alla massima depressione precitata, seguire la cresta in direzione nord.est dapprima orizzontale, una serie di brevi crestine nevose si superano agevolmente, meglio se con l’uso dei ramponi vista l’esposizione considedrevole riscontrabile da ambo i lati della cresta. Una serie di belle placche segue immediatamente dopo superabili preferibilmente in prossimita’ del filo di cresta (passi max.II+). Continuare in leggera salita in direzione della P.Sella superando tutte le varie asperita’ (roccia sempre piu’ in sfacelo nell’ultimo tratto) preferibilmente sul filo apparentemente piu’ sicuro con roccia piu’ solida con frequenti aggiramenti degli ultimi pochi torrioncini sul finale che obbligano a frequenti spostamenti dal filo aereo e sottile, sul versante ovest (lato ghiacciaio delle Grandes Murailles),III, III+. (ore 1.30-2 dalla Becca di Guin). Ripercorrere per intero la cresta a ritroso con ritorno al Bivacco. Dalla P.Sella al bivacco calcolare altre 3ore 30-4 per un totale di 7-8 ore da vetta a bivacco a/r. Non necessitano doppie. Lunghi tratti camminabili pur sempre in forte e costante esposizione . Consigliata la progrssine in conserva protetta con possibilita’ di integrare di tanto in tanto con protezioni veloci di tipo medio dal 2 al 5 max. BD. Cordini fettucce un paio di rinvii. Sufficiente corda da 40m doppiata.
- Cartografia:
- IGC 1:50:000 Cervino e Monte Rosa n.5
- Bibliografia:
- Guida dei Monti d'Italia Alpi Pennine vol.II
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