Il giro proposto offre la possibilita' di superare meno dislivello in salita grazie all'utilizzo della Luenerseebahn o del Boeser-Tritt Steig dalla Schattenlagant Huette, ma obbliga a percorrere il Leibner Steig in discesa. Si tratta di un percorso parzialmente attrezzato lungo svariati km e che supera la parete piu' alta del Voralberg con 700m di dislivello in discesa. In caso di tempo asciutto e' percorribile -con molta attenzione- con semplice attrezzatura escursionistica, ma in caso di bagnato o neve si tratta di una discesa pericolosa e che rende quasi d'obbligo l'uso della corda (diversi spit presenti), se non anche piccozza e ramponi. Informarsi presso i rifugi riguardo alle condizioni e intraprendere la discesa -che e' piu' impegnativa del Leibner Steig in salita- solo in condizioni di tempo stabile.
Il Brandner Ferner (o Brandner Gletscher) e' un ghiacciaio ancora imponente, ma in forte ritiro. A ghiacciaio scoperto, non abbiamo trovato crepacci, ma soltanto diversi mulini glaciali (da cui e' comunque bene tenersi alla larga). Fortemente consigliato l'uso dei ramponi. Il percorso di accesso al ghiacciaio non avviene piu' con percorso diretto, ma dopo la traversata delle Schafkoepfe (2806m e 2759m). L'accesso al ghiacciaio avviene tramite corda fissa lunga circa 30m in corrispondenza di una enorme freccia rossa, ben visibile dal rifugio Mannheimer Huette oppure in discesa seguendo i bolli di colore bianco-blu-bianco.
Dalla Douglass Huette 1976m percorrere la diga del Luenersee seguendo le indicazioni per la Totalp Huette. Superato il lungolago, si stacca un sentiero sulla destra che sale ripidamente e raggiunge la Totalp Huette 2385m in circa un’ora e un quarto. Dalla Totalp Huette seguire le indicazioni per la Schesaplana (segnavia di colore bianco-blu-bianco). Si sale su terreno morenico e friabile su ottima traccia, che sale ripidamente fino ad un vecchio circo glaciale, ormai 150m sotto la vetta. Si percorre un tratto attrezzato e si giunge ad una forcella, proprio sul confine tra Austria e Svizzera. La croce di vetta e’ a pochi metri, in cima alla facile cresta.
Dalla vetta, scesi nuovamente alla forcella di confine, prendere un’esile traccia che scende, in pieno territorio svizzero, fino allo Schesaplana Sattel. Ignorare le vecchie indicazioni in blu su una roccia (M.H.) che portano al vecchio percorso per la Mannheimer Huette. Seguire la segnaletica verticale, che indica chiaramente che il vecchio percorso e’ chiuso (gesperrt). Salire invece sulle Schafkoepfe (quota 2806 e 2759m), che si traversano integralmente su buona traccia che passa a monte del Brandner Ferner, esposta solo in pochi punti. In piena estate, non e’ necessario toccare neve qui. Si continuano a seguire i segnavia di colore bianco-blu-bianco, che scendono, su percorso accidentato, fino al ghiacciaio Brandner Ferner. L’accesso al ghiacciaio e’ delicato, ma agevolato da una corda di circa 30m che si infila in un ripido camino. Giunti sul Brandner Ferner, seguire i pali con vernice rossa caduti sul ghiaccio. Il rifugio Mannheimer Huette e’ comunque ben visibile sulla sponda opposta del ghiacciaio (tratto delicato in caso di nebbia).
Attraversato il ghiacciaio facendo attenzione a diversi mulini glaciali, si rimonta la morena fino a raggiungere la cresta. Si piega quindi a destra e si raggiunge in breve la Mannheimer Huette, appollaiata sulla cresta (circa 5-6 ore dalla Douglass Huette).
Il giorno successivo, scendere la cresta fino ad un intaglio (cartello indicatore) e prendere il Leibner Steig. Il Leibner Steig scende dapprima ripidissimo su tracce friabili e supera numerosissimi tratti attrezzati in costante e talora notevole esposizione. Si attraversa tutta la gigantesca parete da destra a sinistra su tantissime cenge fino a giungere ai verdi pascoli che preannunciano l’arrivo alla Oberzalim Huette 1889m. In breve si raggiunge il rifugio. Dalla Oberzalim Huette si scende il vallone su carrareccia e poi su buon sentiero fino a Brand (seguire indicazioni per Brand – Innertal).
- Cartografia:
- Kompass 1:30000 Brandnertal