Dal centro di Cervatto si segue la stretta strada asfaltata che porta alla frazioni Cadivilli, Cadiano e Ggiavina. Giunti a Cadiano, si prende il sentiero 501 in discesa che, dopo aver superato il torrente su un ponte, risale la sponda opposta del vallone fino a raggiungere le baite di Oro Negro.
Si prosegue sull’ampio sentiero alle spalle delle costruzioni, entrando nel bosco e raggiungendo la Sella di Camplasco (m.1364), posta poco a dx dell’omonimo alpe. Qui si abbandona il 501 che prosegue a dx per Villa Banfi e il Pizzo Tracciora e si va a sx su traccia appena accennata che percorre il boscoso crinale. Il cammino è ostacolato dalla vegetazione invadente ma non presenta mai punti problematici.
Dopo circa una ventina di minuti dalla sella ci si porta sotto la ripida ma breve impennata finale che conduce alla vetta della Cima Scarcione (minuscolo ometto), a picco sull’abitato di Ferrera.
Eccellente panorama sulle montagne circostanti. Il ritorno si effettua sul percorso di salita fino a Oro Negro, poi, appena passate l’alpeggio, si prende il sentiero 502 che, con lievi saliscendi porta alla località Prati Rossi.
Poco prima di raggiungerla bisogna guadare il Rio dei Corti, operazione che nei periodi di forte portata d’acqua può essere problematica.
Da Prati Rossi si segue il segnavia 503 che, passato un ponte, prosegue su una mulattiera a picco sulla forra sottostante (prudenza in caso di bagnato/ghiaccio, sono presenti alcuni mancorrenti) che porta a Giavina e da qui in pochi minuti a Cadiano dove si segue a ritroso il percorso dell’andata.