Dal parcheggio della diga di Campo Moro 1990 m si sale al Rifugio Zoia 2021 m e si segue l’evidente sentiero (it. XXVII) verso est che rimonta la spalla del monte Spondascia e conduce alla bellissima Alpe Campagneda. La possente mole del Pizzo Scalino domina l’alpeggio e si scorge evidente al termine della cresta nord (destra orogr.) un piccolo risalto verticale, il cornetto, traguardo della prima parte del percorso.
Si attraverso l’Alpeggio in direzione dell’evidente canalone detritico che scende dal cornetto, che si dovrà risalire. Alla base del pendio il sentiero si congiunge con quello proveniente dal Rifugio Cristina 2227 m all’Alpe Prabello.
Una volta giunti al ripiano del cornetto 2820 m, si incontra una lingua secondaria della vedretta dello scalino e la si rimonta attraversando poi il ghiacciaio verso sud-est.
Si punta ora all’evidente sella 3228 m tra la vetta della montagna e la sua spalla sud est risalendo un pendio di rocce rotte e sfasciumi fino a pochi anni fa ricoperto dal ghiaccio.
La vetta è ora davanti a noi ed il pendio di blocchi e rocce rotte che conduce alla croce di vetta può essere risalito in più punti, la via più semplice compie un semicerchio verso sinistra ad evitare i salti più ripidi (ometti).
- Bibliografia:
- GMI it, 156a