Da Barchi si attraversa la borgata e si svolta a sin. (indicazione torre dei Saraceni). La strada all’inizio ancora asfaltata si trasforma in pietre cementate e in sterrato dopo l’ultimo gruppo di case. Sempre seguendo l’indicazione per la torre (visitabile con breve disgressione, merita perdere quei 20 minuti, attenzione agli ultimi metri esposti), si prosegue fino ad attraversare il rio su bel ponte in pietra. Dopo il ponte c’è un tornante a sinistra e dopo questo ancora pochi minuti di salita e si lascia il percorso per la torre per svoltare sulla vecchia ma ben tenuta mulattiera che sale verso destra sfociando in uno sterrato verso quota 950. Si segue ora lo sterrato che attraversa il rio a guado (difficoltoso con acqua abbondante) e dopo alcuni tornanti si può o continuare sulla forestale o reperire la vecchia mulattiera per accorciare un po’ il percorso. Comunque si riuniscono nuovamente quando la pendenza diminuisce e con un lungo traverso la stradina sbuca sul colletto a breve distanza dalla cima che si raggiunge versi sinistra in pochi minuti. Belle visuali sulla valle Tanaro da Garessio a Ormea, sul m. Galero e sull’Armetta a Sud, sull’Antoroto e sul pizzo d’Ormea dalla parte opposta.
- Cartografia:
- IGC 1:50000 N° 15 Albenga-Alassio-Savona
- Bibliografia:
- Piera e Giorgio Boggia, La Valle Tanaro