Si può spezzare la gita in due giorni, pernottando al Ref. du Goléon (2500 m – apertura marzo/ottobre), posto su un dosso ad una sessantina di metri di dislivello dal lago. La cime offrono uno straordinario panormama sulla Meije, sui Rateaux e sulle Aiguilles d’Arves.
In caso di pernottamento al Réf du Goléon (non ha locale invernale), a mio parere è preferibile percorrere a ritroso il sentiero e costeggiare il lago. Il proseguimento a monte del rifugio, comporta la risalita di un lungo costone e una successiva lunga discesa su scomodi traversi, dove si perdono circa un centinaio di metri di dislivello, itinerario senz’altro più comodo agli scialpinisti.
In caso di ottima neve primaverile e portante, è possibile concatenare il vicino Goléon, salendolo per primo. Discesi dalla sua cresta, ci si abbassa sul Glacier Lombard e si punta verso ONO, costeggiando il Bec de Grenier per risalire il pendio che porta alla cresta S della Saussaz Occidentale e poi la Centrale.
La Sauzzaz Orientale ha difficoltà superiori e merita uno studio più appropriato. Includendo la salita anche della Orientale, per fare il trittico completo, sarebbe meglio salirla per prima, quando il sole non ha ancora scaldato troppo il pendio. La cima Orientale è ben più ripida ed esposta.
Dal parcheggio, si prosegue lungo la stradina sulla destra orografica del vallone che presto si trasforma in sentiero. Si attraversa un tratto di terreno morenico e frane laterali per poi prendere quota con alcune svolte e alzarsi nella conca che contiene il lago.
La traccia prosegue lungo il pianoro e si tralascia a sinistra il sentiero che in breve porta al Ref. du Goléon.
Si prosegue in direzione del Lac du Goléon (2438 m) che lo si costeggia sulla destra idrografica, oltre il quale il vallone piega verso NO. Si oltrepassa il Ref. Carraud 2480m (non più in attività) e si continua in piano sulla destra idrografica del Torrent Le Maurian, fino ad incunearsi in uno stretto passaggio fra i pendii del Goleon e la Pointe Salvador.
Nel caso non ci fossero buone condizioni di innevamento, prima di incunearsi nella strettoia conviene alzarsi sui pendii a sinistra (lato Goléon) per superare più a monte le balze basali. Proseguire risalendo i dossi nevosi, piegando verso sinistra tra il Goleon e la Saussaz Orientale, dove inizia il Glacier Lombard.
Lo si risale tenendosi sul ramo sinistro orografico, costeggiando la parete S della Saussaz Orientale e si prosegue fin sul fondo del circolo glaciale, per risalire al meglio il pendio posto sotto l’attacco della cresta S della Saussaz Occidentale, a destra del Bec de Grenier. Ponendo attenzione alle cornici, si raggiunge in breve la vetta.
Si percorre a ritroso la cresta e si discende nella conca glaciale, puntando alla evidente spalla nevosa (3200 m ca) posta all’attacco della cresta S della Saussaz Centrale (3361 m) che si risale sul suo filo, fino a raggiungere la vetta. Si ridiscende la cresta S e a circa metà ci si può tenere sulla sinistra per tornare sul Glacier Lombard e poi lungamente a valle.
- Cartografia:
- IGN 3435ET Valloire Aiguilles d’Arves Col du Galibier - Carta 1:50.000 n°. 6 Didier Richard
Nelle vicinanze Mappa
Itinerari
Goléon (Aiguille de) da Valfroide

Trois Evechés (Pic des) dal Vallon de Roche Noire, discesa dal Vallon du Fond
Galibier (Col du) dal Col du Lautaret

Combeynot (Roc Noir de) Couloir N Intime

Cote Plaine (Crete) dal Col du Lautaret
Galibier (Pic Blanc du) dal Col du Lautaret per i canalini SE

Combeynot (Pic Ouest du) dal Col de Lautaret

Combeynot (Roc Noir de), spalla ovest 2990 m Goulotte Intimitè

Laurichard (Col de) dal Col du Lautaret

Trois Evechés (Pic des), spalla 3092 m da Col du Lautaret
