Possibilità di utilizzare la seggiovia che da Campitello di Fassa porta al Col Rodella.
Sviluppo del percorso circa 17 km a/r.
Dalla Val di Fassa (Cavalese-Moena) fino a Canazei, quindi salita verso il Passo Sella.
Dalla Val Gardena (Bolzano) la si risale interamente fino al Passo Sella.
Da Arabba (Cortina-Livinallongo al Col di Lana) attraverso il Passo Pordoi con discesa fino al bivio per il Passo Sella
Dalla Val Badia attraverso il Passo Gardena e quindi Passo Sella.
Si scende di alcune centinaia di metri sul lato Val Gardena, dove se si arriva presto è possibile parcheggiare nei parcheggi liberi a bordo strada, altrimenti occorre utilizzare il grosso parcheggio a pagamento.
Dal parcheggio sotto il Passo Sella 2244 m, lato Val Gardena si segue la sterrata che poi diventa cementata che inizia nei pressi del Rifugio Valentini, e in breve raggiunge il Col Rodella 2318 m (dove arriva la seggiovia da Campitello di Fassa). Seguire segnavia 557-4 lungo la sterrata in discesa che poco dopo termina nei pressi del Rifugio Federico Augusto; inizia così il bel sentiero facente parte del giro del Sassopiatto e Sassolungo; Con alcuni saliscendi si si tocca il Rifugio Sandro Pertini 2300 m, e senza guadagnare molta quota, ancora con varie brevi discese, si arriva ad un promontorio panoramico che si affaccia sulla conca della Malga del Sassopiatto e più distante il Rifugio Sassopiatto.
Qui occorre scendere ripidamente circa 50 m di dislivello, fino a incontrare un bivio: si tralascia ora il sentiero principale per il rifugio Sassopiatto, continuando a destra in salita con un lungo traverso sotto le prime propaggini del Sassopiatto. Al culmine del traverso si affronta un costone un po’ più ripido che adduce ad una graziosa conca prativa sotto la imponente parete sud-ovest del Sassopiatto. Raggiunta una sella a 2400 m, il sentiero segnalato da tacche di vernice bianco rosse, volge decisamente a destra iniziando una lunga serie di serpentine, inizialmente su terreno erboso, poi via via completamente detritico e in parte roccioso. Da qui in poi la salita, nonostante i circa 500 m di dislivello da coprire, sarà rapida e molto diretta.
La traccia sempre piuttosto marcata si snoda nel versante S-SO della montagna, e si sposta gradualmente verso destra, tra zone di sentiero ghiaioso alternato a brevi placche rocciose ben gradinate. Terminato il pendio si esce ad una selletta dove arriva dal versante opposto la via Ferrata Schuster, e da qui in pochi passi percorrendo la breve crestina rocciosa si giunge alla maestosa croce di vetta del Sassopiatto.
Discesa per il percorso di salita, oppure scendendo verso il Rifugio Sassopiatto, si può proseguire con il giro del massiccio fino a tornare al Passo Sella.
- Cartografia:
- kompass.
- Bibliografia:
- A piedi in Dolomiti vol.3 di Stefano Ardito.