Si parcheggia l’auto a Funtanacia (si può approfittare di uno spiazzo sterrato di fianco alla fermata del bus). Tornare quindi indietro (direzione La Villa) fino a reperire una strada asfaltata che sale verso monte (all’angolo con la statale c’è anche il cartello con il sentiero). Seguire quindi il sentiero 7 senza possibilità di errore.
Si incontra una bella varietà di passaggi, dal bosco, al pianoro erboso, a un bel ghiaione lunare tra pietre calcaree. Non ci sono impianti che deturpano il paesaggio (al contrario della salita da Colfosco) e si sale in mezze a guglie molto affascinanti. Il sentiero termina alla forcella del Sassongher, dove si congiunge la strada classica. Si affronta quindi il facile tratto attrezzato (da non sottovalutare per neofiti. Con un po’ di esperienza si affronta liberamente senza attrezzatura).
Al ritorno si può scendere lungo la normale per Colfosco seguendo il sentiero 4A. Poco sotto i 2000 metri, il sentiero continua a scendere sulla sinistra in mezzo al bosco. Seguendolo si arriva nei pressi di Pescosta. Senza scendere in paese si continua a proseguire a quota per sentiero. Nel tratto finale (poco prima della discarica) si deve raggiungere la statale (il sentiero finisce) e proseguire per qualche centinaio di metri sul bordo della stessa (c’è un ampio prato, non ci sono pericoli). Giunti quindi in prossimità di Verda (dopo l’hotel sulla sinistra) si sale lunga una strada asfaltata che porta ad alcune case (cartello segnaletico dei sentieri all’incrocio). Dalle case si imbocca quindi il sentiero che riporta a Funtanacia.
In questo modo si pesta pochissimo asfalto e si compie un bell’anello vario e panoramico di circa 1300 metri di dislivello contando le risalite.