Percorso ben assolato, ideale nel periodo invernale con poca neve o comunque nelle mezze stagioni con giornate non troppo calde.
Si incontrano diverse fontane sul percorso, da verificare nel periodo estivo.
Possibilità di salire anche la Cima Trubbio, aggiungendo circa un'ora al percorso.
L'ultimo breve tratto di salita è valutabile EE per la presenza di terreno ripido ed erba scivolosa, delicato in presenza di neve.
Se si lascia l’auto al piazzale prima di Craveggia, si raggiunge la chiesa e si sale tra i vicoli (via Marconi) attraversando il bel centro storico del paese, per poi raggiungere una strada asfaltata a monte di esso, dove in corrispondenza di un piccolo parcheggio si incontra il cartello indicatore per la Colma di Craveggia (località la Pila).
Da qui si segue o la strada, inizialmente asfaltata fino ad un ultimo posteggio (dove una sbarra vieta di proseguire ai non autorizzati), oppure si inizia a percorrere la bella mulattiera lastricata che permette di salire più rapidamente intersecando alcune volte la strada.
Si raggiunge l’Alpe Fontana, dove si prosegue a fianco delle case, iniziando una lunga salita per le radure del versante sud della Colma, costellate di baite caratteristiche.
Qui il sentiero non è così marcato come in precedenza, ma comunque sempre intuibile (mal che vada si intercetta la strada sterrata) ed in forte pendenza.
Dopo un breve tratto di rado bosco, si arriva nei pressi della Colma di Craveggia, toccando e lasciando a destra la Chiesa di San Rocco. Si continua a sinistra toccando la croce della Colma 1673 m.
Si prosegue sulla stradina verso nord (destra) con un tratto pianeggiante fiancheggiando le numerose baite.
Quando la stradina compie la prima curva verso sinistra, la si abbandona seguendo un buon sentiero sulla destra, che passa a monte delle ultime baite e superato un rado bosco di larici prende a salire più marcatamente fino a raggiungere un sentiero che taglia il versante sud della Cima Trubbio.
Ora si prosegue in falsopiano, direzione Bocchetta della Cima (che non andrà raggiunta) per proseguire sempre a mezzacosta. Ad un certo punto si nota una placconata rocciosa che sembra sbarrare il percorso: qui sono presenti dei bolli che invitano ad affrontare le placche, ma è consigliabile invece abbassarsi di 30 m sul versante sud, raggiungendo un bel ripiano di massi ed erba, per poi affrontare un breve ma ripido pendio erboso che conduce sotto le pendici della Cima del Sassone.
Seguendo una vaga traccia di sentiero, sempre sul versante sud, si aggira una modesta placca rocciosa e quindi si guadagna il filo di cresta, dove occorre appoggiare le mani per un breve passaggio, prima di proseguire sulle ripide zolle erbose (cautela con neve o umido) fino alla grossa croce in cima.
Discesa dal percorso di salita, oppure scendendo intuitivamente verso l’Alpe Marco, di qui lungo il rio Vasca fino a In Bies o alla Vasca 974 m, quindi per strada fino a Craveggia per circa 2 km
Altra possibile discesa proseguendo dal Sassone verso il Pizzo Formalone 2063 m, la Bocchetta di Sant’Antonio 1841 m di qui per il Blitz 1270 m (occorrono due auto due macchine) o per l’Alpe Cortignasco e In Bies.