




Ampio e panoramicissimo anello intorno al Monte Santanel cima secondaria della lunga cresta che cinge il Vallone di Piamprato collegando il Monte Marzo alla Rosa dei Banchi. Questo itinerario consente di risalire lo splendido Vallone di Vercoche, scialpinisticamente a torto trascurato, e di scendere nel Vallone della Legna massimizzandone le possibilità sciistiche, per altro modeste a causa dei tre ampi e pianeggianti pianori che lo interrompono.
Il Vallone di Vercoche si lascia percorrere in sicurezza con gli sci in quanto ampio e con pochi tratti ripidi, il primo dei quali, in corrispondenza del suo imbocco, dà accesso al bucolico pianoro dove sorge l’ Alpe Vercoche, mentre il successivo consente di raggiungere la conca dove ha sede il Lago omonimo. La testata del vallone, a monte del lago, per contro, è nuovamente ampia e scarsamente inclinata. Dal Colle Santana (2645m, non segnato né quotato su IGC), che si apre tra il Monte Santanel ad est ed il Monte Nero ad ovest e che si individua facilmente per la presenza di un traliccio dell’ alta tensione, la discesa sul versante di Piamprato, è per pendii aperti e poco ripidi, mentre la risalita al Colle Santanel (2464m) avviene per un stretta valletta soggetta a pericoli oggettivi provenienti dai suoi ripidi fianchi. Infine la discesa da quest’ ultimo colle sul lago Giorso è nuovamente per bei pendii aperti non ripidi, mentre la successiva discesa dal lago sul pianoro dove sorgono le Alpi Chavanna (1924m) è per ampio, ma ripido canalone da percorre solo quando le condizioni di innevamento risultino sicure. Da detto pianoro la discesa prosegue lungo il classico itinerario del Monte Marzo.
Da Outre-L’eve (1223m) si imbocca il sentiero per il Vallone della Legna che si segue fino al bivio per l’ Alpe Ourty (1527m) ed il Vallone di Vercoche. Raggiunta in breve l’ Alpe Ourty, si individua, a monte di questa, il sentiero che, mantenendosi sui pendii meridionali della Punta Champ Chevry (2212m), sale nel rado bosco di conifere fino a raggiungere l’ ampio pianoro dell’ Alpe Vercoche (1879m). Attraversato quest’ ultimo, si prosegue mantenendosi sulla destra orografica del vallone, qui ampio e pianeggiante. Quando i pendii si fanno più ripidi, in pratica al di sotto del lago Vercoche, ci si porta sulla sinistra orografica del vallone puntando ad un dosso alle propaggini orientali del Bec Laris (2426m) e che si individua facilmente sulla verticale calata da quest’ ultima cima. Si risale il dosso od il canale che lo costeggia sulla destra (salendo) fino a portarsi all’ altezza del lago Vercoche (2202m) che si raggiunge per un traverso verso sinistra in leggera discesa. Si costeggia tutta la sponda settentrionale del lago, superando il Rifugio dei Pescatori (che altro non è che una porzione di una costruzione dell’ Enel ed è sempre aperto pure di inverno) e ci si porta sul dosso a monte del lago Vercoche, dosso che separa quest’ ultimo lago dal lago Piana, sito più ad est, e su cui corre la traccia di sentiero estivo per il Colle Larissa (2584m). Si percorre per breve tratto detto dosso con alcuni sali-scendi, fino ad abbandonarlo definitivamente all’ altezza del lago Molera che si raggiunge con corta discesa. Attraversato il lago verso sud ci si porta, per ampi pendii aperti, verso la costiera di Vorea che dalla sommità del Santanel scende verso nord-est, puntando ad una valletta che si insinua al di sotto di detta costiera compresa tra questa ed un ampio dosso. Per essa e per i bei pendii del succitato dosso si punta al Colle Santana (2645m, non segnato né quotato su IGC) compreso tra il Monte Santanel (2721m) ad est ed il Monte Nero (di Marmotta, 2737m) ad ovest e facilmente identificabile in quanto sede di un traliccio dell’ elettrodotto che, proveniendo dalla Val Soana, attraversa la testata del vallone di Vercoche. Per ultimo breve canalino ci si porta appena sotto il colle il cui accesso è difeso da una fascia rocciosa di tre metri che si supera senza particolari difficoltà. Dal colle abbassarsi sul versante Piamprato inizialmente con direzione sud fino a portarsi sul dosso che costituisce la sponda meridionale del lago Santanel (2361m) e che si percorre interamente. Al suo termine perdere ancora una cinquantina di metri dislivello lungo il canale in cui scorre l’emissario di detto lago, fino a confluire nella valletta proveniente dal Colle Santanel (2464m). Risalitala (pericoli oggettivi a causa dei ripidi fianchi) si guadagna, in circa mezz’ ora il colle superando da ultimo un tratto più ripido. Dal colle si individua, al termine di una serie di bei pendii aperti, l’ incavo in cui ha sede il lago Giorso. Abbassarsi vero quest’ ultimo e, una volta raggiuntolo, continuare nel canalone sede del suo emissario. Il canalone, ampio, ma ripido, al suo termine confluisce in un altro canalone parallelo posto alla sua sinistra. Non appena si raggiunge quest’ ultimo canale, non continuare la discesa per esso, ma risalirne la sponda sinistra orografica fino a scavalcarla. Per bosco, mantenendosi in prossimità del succitato canalone, qui trasformatosi in forra, si perviene al pianoro dove sorge l’ Alpe Chavanna (1924). Superato il pianoro e guadagnatane la sponda opposta, ci si porta sul successivo pianoro dove sorgono l’ Alpe Creton della Legna (1896m) e le Case Vecchie (1817m). Oltre quest’ ultime si reperisce la mulattiera che conduce al piano dell’ Alpe Ourty (1527m) dove ci si ricollega all’ itinerario già percorso in salita.
- Cartografia:
- IGC foglio Ivrea Biella Bassa Valle d' Aosta
- Bibliografia:
- Guida dei Monti d' Italia volume Emilius-Rosa dei Banchi
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