
Dall’auto si sale nel bosco lungo il sentiero estivo (segnavia 524), che in breve porta alla bastionata rocciosa sotto il Sasso di Calleda. Tolti gli sci, si procede a piedi per balze ricoperte di mughi, e qualche roccetta, fino alla grande cengia che taglia diagonalmente il salto roccioso (Troi del Portin). Si percorre quest’ultima verso destra, salendo poi nuovamente per roccette fino ad un esposto canale. Qui conviene abbandonare il sentiero estivo e salire direttamente verso i facili pendii superiori, da dove il percorso diventa più agevole. Ci si porta verso sinistra al centro della valle e risalendo all’interno di un avvallamento si raggiunge l’alto Van de Caleda, a partilre dal quale il percorso diventa finalmente evidente, fino alla forcella di San Sebastiano (2400 circa) e da qui verso sinistra in vetta per cresta (alcuni passaggi di misto, a volte esposti).
In caso di innevamento sufficiente, la discesa avviene sci ai piedi direttamente per il pendio sottostante (strettoia, 40/45%), altrimenti per il percorso di salita a piedi fino alla forcella.
- Cartografia:
- Tabacco 1:25.000 - carta N 015
- Bibliografia:
- Sani - Scialpinismo in Dolomiti - Tamari ed.
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