Percorso ad anello (non obbligato ma consigliabile) che si può compiere in entrambi i sensi ma è consigliabile nel verso proposto per avere una salita con sviluppo chilometrico meno significativo.
Dal parcheggio sulla strada poco prima di San Bernolfo, si percorre la sterrata per il Rifugio de Alexandris Foches – Laus, superando il ponticello sul rio Corborant ed affrontando una breve discesa fino al bivio in salita verso destra. Si segue o la strada sterrata-ciottolata oppure i numerosi sentieri scorciatoia indicati a piccole targhe bianco-rosse (scorciatoie spesso in forte pendenza). Terminati i tornanti si segue la strada per alcune centinaia di metri superando il rifugio 1910 m, e quindi raggiungendo il Colletto del Laus 1950 m dove ci si può affacciare sul sottostante lago di San Bernolfo 1913 m. Senza scendere al lago, si segue la palina indicatrice di destra che indica la bella mulattiera per la Rocca di San Bernolfo che presto si addentra nell’anfiteatro compreso tra la Rocca a sinistra e la Guglia a destra.
Si può seguire il sentiero principale un po’ più lungo ma molto piacevole, oppure una variante più diretta (indicazione scritta su un masso) che compie una scorciatoia. In entrambi i casi si raggiunge uno stretto intaglio a circa 2560 m sulla cresta tra le due cime, con alcuni tornantini sorretti da muretti a secco. Proseguendo a destra (cartello Croce Magnificat) in pochissimi minuti si è sulla aerea cima della Guglia di San Bernolfo 2600 m, raggiungibile tramite una esile traccia prima su crestina pianeggiante poi con alcuni metri su ripide balze erbose (attenzione con neve o ghiaccio).
Ritornati al colletto, si sale ora in direzione opposta puntando alla Rocca di San Bernolfo, seguendo la traccia e i segni di vernice, che si mantengono sul pendio erboso qualche metro sotto cresta, salendo poi ripidamente sul crestone sino al raggiungimento della bella croce della cima 2681 m.
Ritornati una seconda volta al colletto, si può scegliere se rientrare dal versante di salita (via più rapida) oppure compiere un percorso ad anello per il Colle di Seccia e poi per i Laghi di Collalunga.
Nel secondo caso, si scende per il sentiero militare sul ripido pendio erboso nel vallone di Seccia, perdendo circa 120 m di dislivello (un brevissimo tratto franato è attrezzato con catena, non indispensabile).
Terminata la discesa il sentiero diventa una larga mulattiera ciottolata in ottimo stato e riprende a salire in maniera graduale, aggirando una pietraia ed entrando nella conca dove si trova il bel Lago di Seccia 2493 m. Da questo con un ultimo breve strappo si raggiungono le casermette del Colle di Seccia 2562 m. Da questo colle, in pochi minuti è anche possibile salire la vicina Cima Tommy o Cima di Seccia 2614 m (da qui in circa 30′ si può salire alla Cima di Collalunga 2760 m).
Si scende ora per il sentiero indicante Laghi di Collalunga, già ben visibili che si raggiungono rapidamente a 2450 m, quindi si incontra la strada militare del vallone di Collalunga, che aggirato un dosso raggiunge un casermone con la famosa prua della nave, e quindi scende nel vallone in direzione del Lago di San Bernolfo. E’ sia possibile seguire la strada integralmente (percorso più lungo) oppure seguire il sentiero indicato da vernice arancione che scende piuttosto agevolmente in maniera diretta e meno dispersiva, toccando anche il Lago di Mezzo 2282 m e quindi il Lago di San Bernolfo, dove risalendo al Colletto del Laus si chiude l’anello. Non resta che tornare a San Bernolfo tramite la strada o seguendo le scorciatoie.
- Cartografia:
- Carta Sentieri e Rifugi foglio 112 scala 1:25.000 - Ist. Geografico Centrale