
Una classica salita da mezza giornata o per il dopo lavoro che offre molteplici possibilità di discesa. Qui descritte tre di queste, differenti per caratteristiche e difficoltà.
Dalla piazzetta centrale di Piasco seguire la strada in direnzione val Varaita. Superata la cava di calce, imboccare a dx il bivio per Serravalle. La strada si impenna subito a tornanti… per la prima metà è asfaltata, poi sterrata con tratti piuttosto sconnessi ma sempre pedalabili.
Nell’incrocio appena oltre l’abitato di Serravalle, prendere a sx e proseguire per la strada asfaltata che passa più a monte per la bellissima borgata Merlot. Al termine dell’asfalto prendere a sx seguendo le numerose indicazioni per il monte San Bernardo Vecchio.
Sulla vetta una piccola radura si fa spazio tra la vegetazione. Al centro sorge una piccola cappella, verso nord un punto di osservazione permette di vedere la val Po, Saluzzo e la pianura adiacente. Verso sud la vista è più ampia sui monti delle Liguri, Marittime e pianura del cuneese.
Discese:
– PERCORSO 1 – discesa su Venasca per la borgata Tallone (20km difficoltà BC+ bellezza ***/*****)
Si tratta di un percorso abbastanza impegnativo: è un alternarsi di tratti scorrevoli con qualche radice e scalino, ad altri dove si superano placconate rocciose spesso scalinate ed intervallate da tratti dal fondo sconnesso.
Descrizione: dalla vetta seguire le indicazioni per Isasca-Venasca (palina). Il tracciato è per buona parte bollato GTA. Presenta una prima parte di sali e scendi con bici a spinta, che segue il filo di cresta fino a raggiungere “Il Pilonasso” 1094m: un piccolo pilone votivo, da dove inizia la discesa vera e propria. Si raggiunge un primo bivio poco evidente da dove si prende a sx, fino ad un secondo bivio (palina) dove bisogna seguire le indicazioni per borgata Tallone/Venasca. Dopo un altro tratto di discesa ci si ritrova su una bella sterrata da dove si svolta a dx in salita. In breve si raggiunge la borgata Tallone 860m, la si oltrepassa e si continua su sterrata fino ad incrociare due deviazioni alle quali si svolta entrambe a sx. Si giunge alla borgata Casale Madala 770m da dove a dx (palina) si segue il sentiero per Venasca fino alla provinciale. Rientro a Piasco per asfalto.
– PERCORSO 2 – discesa su Piasco (15km difficoltà primo tratto OC poi MC+ bellezza ****/*****)
La classica e più veloce discesa del San Bernard del Vej. Dopo un primo tratto impegnativo diventa un sentiero sinuoso dove lasciar correre. Le difficoltà sono poche, se non qualche radice o tratti erosi dall’acqua. Il percorso è segnalato da paline con cerchio nero, ma sono possibili molteplici varianti: alcune divertenti, altre magari un po’ sporche, altre ancora da non ripetere… la possibilità di finire in proprietà privata con tanto di recinzione non è poi così remota!
Descrizione: dalla chiesetta di vetta superare i resti di focolari ed in corrispondenza di una grande placca rocciosa inizia il sentiero. Primo tratto davvero impegnativo per scalini rocciosi, tratti scavati e scivolosi. Questo parte è evitabile tornando indietro per una decina di metri sulla strada di salita fino a reperire sulla dx la partenza del sentiero indicata dalla palina con cerchio nero. Consiglio di seguire sempre queste paline che scelgono il percorso migliore ma le varianti, come detto prima, sono molteplici. In caso di dubbio a deviazioni prive di palina, è sufficiente imboccare la via di discesa. A metà percorso si arriva ad una borgata abitata dove la palina c’è ma è poco visibile: prendere a dx, attraversare la borgata per poi riprendere la discesa.
– PERCORSO 3 – discesa su Verzuolo per il sentiero Dh “Off Road” o anche chiamato “Terre Rosse” (20km difficoltà BC+ bellezza *****/*****)
Si tratta di un bel sentiero sinuoso su terra rossa con qualche pietra smossa, tornanti perlopiù larghi, scalini, qualche trampolino e ripidone. Solitamente lo si raggiunge da Verzuolo con percorso più breve e facile (da Verzuolo salita asfaltata in direzione della chiesa San Bernardo e poi Santa Cristina).
Nel nostro caso lo si raggiunge in discesa dal San Bernardo Vecchio, non prima di essere soppravvissuti ad un sentiero dal fondo sconnesso che metterà a dura prova le vostre braccia.
Descrizione: dalla vetta si ripercorre la strada di salita fino al primo incrocio (palina U72/30) da dove si svolta a sx. Si scende per una bella stradina ridotta a mulattiera fino ad una larga radura chiamata il Colletto (palina).
Da qui si devia su sterrata a dx per San Bernardo – Via della Iosera.
In pochi minuti si raggiunge un altro incrocio (palina) dove si svolta a sx per sentiero. Ad eventuali successivi incroci tenere sempre il sentiero che, dopo un primo tratto più scorrevole, diventa nella parte inferiore decisamente più rotto… placche rocciose, gradoni intervallati da terreno poco compatto.
Ci sono alcune varianti meno scassate che seguono parallele il sentiero principale e permettono di rilassare le braccia!
Raggiunto l’asfalto si sale verso sx per pochi metri fino a reperire sulla dx la partenza dell'”Off Road”. A metà discesa ci si ritrova su un prato, attraversarlo ed al fondo dello stesso riprende la discesa.
Giunti ad una casa diroccata si può scegliere di scendere a sx o, per percorso più lungo e bello procedere dritti per un sentierino che per i primi metri è spesso invaso dalla vegetazione.
In entrambi i casi ci si ritrova al Castello di Verzuolo. Rientro all’auto per asfalto.
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